La Fleur

L’etichetta americana Dux Somnium ci propone un piazzamento lavoratori bellissimo da vedere, con meccaniche vintage ma efficaci, anche se non prive di problemi.

I nostri video dedicati a La Fleur su YouTube:
Esempio di gioco
Analisi critica

1. Il fascino dell’arte
I giochi da tavolo stanno diventando sempre più oggetti da collezione. Non è un trend che coinvolge tutti i generi allo stesso modo: i wargame continuano per lo più ad avere un aspetto spartano, e ogni anno vengono prodotti giochi dalla produzione dimessa, che puntano tutto sulle meccaniche, o anche che puntano al tipo di appassionato ‘rigoroso’ che è quasi infastidito dalle concessioni estetiche. Però sono sempre di più i giochi così splendidamente realizzati da poter fungere anche da oggetti d’arredo, magari sopra a un coffee table o a una mensola del soggiorno. Dato che tutti siamo vittime più o meno consapevoli di bias cognitivi, è probabile che di fronte a un gioco ‘troppo’ bello scatti in noi qualche sospetto sul suo effettivo spessore a livello di meccaniche: ma è un puro e semplice pregiudizio. Il gioco di cui ci apprestiamo a parlare è veramente bello in quanto oggetto: ma sarà all’altezza della sua stessa presenza al tavolo?

2. Giocabilità generale
In La Fleur i giocatori sono nei panni di nobili francesi al tempo del Rococò, intenti a costruire un meraviglioso giardino nel quale attirare ospiti prestigiosi. La meccanica base è il piazzamento lavoratori: i giocatori cominciano con 2 lavoratori e possono ottenerne fino a 2 aggiuntivi. In ogni suo turno, il giocatore piazza un suo lavoratore su uno spazio ed esegue immediatamente la relativa azione. Alla fine del round, si svolge il garden party e si ottengono punti vittoria o altri vantaggi sulla base delle caratteristiche del proprio giardino.
Ogni pedina lavoratore è collegata a una carta artigiano dove sono riportate abilità speciali, che scattano se quel lavoratore viene piazzato su un determinato spazio. Descriviamo anzitutto come funzionano gli spazi azione.
Il flower market permette di pescare carte fiore dal display comune. Le carte fiore sono le risorse con cui pagare le garden feature, ovvero gli arredi con cui abbelliremo il nostro giardino: ogni carta fiore ha 1 o 2 simboli, che corrispondono alle caratteristiche del giardino, identificate da un codice di colore. Acquistare carte fiore ha un costo in monete variabile: le carte con 2 simboli costano 2 monete, quelle con il simbolo jolly 1 moneta, quelle con 1 solo simbolo sono gratuite. È anche possibile pescare alla cieca dal mazzo, al costo di 1 moneta.
L’azione garden feature permette di costruire arredi per il nostro giardino. Ogni arredo ha un costo in simboli, che va pagato scartando carte fiore. Anche ognuno dei nostri artigiani ha un simbolo che si può usare per pagare un arredo: sarà necessario ruotare la carta artigiano per mostrare che il suo simbolo è stato usato in quel round. Gli arredi hanno effetti che possono scattare immediatamente, a fine round, a fine partita o quando vengono visitati da un ospite. Quando costruiamo un arredo dobbiamo immediatamente aggiornare le statistiche del nostro giardino, utilizzando gli appositi segnalini sul tracciato che si trova sulla nostra plancia personale.
L’azione coin permette di prelevare 2 monete. Le monete servono per acquistare nuovi artigiani e carte fiore.
L’azione artisan guild permette di assoldare nuovi artigiani. Se vogliamo ottenere un artigiano in più dobbiamo pagare 8 monete; se invece vogliamo sostituire un artigiano che già abbiamo con un altro, dobbiamo pagare 4 monete. Gli artigiani si pescano alla cieca dal loro mazzo, senza possibilità di sceglierli.
L’azione prestige permette di ottenere 1 punto vittoria. È l’unica azione che può essere usata da ogni giocatore solo 1 volta per round.
L’azione special invitation permette di ‘prenotare’ un ospite presente nel display. A inizio round, si scopre un numero di ospiti pari al numero di giocatori: quando un qualunque giocatore supera determinate soglie di punteggio, si scopriranno più ospiti nei round seguenti. A fine round, ciascun ospite parteciperà al garden party nel giardino del giocatore con più simboli del tipo indicato sulla carta ospite: in caso di parità, l’ospite non visiterà alcun giardino, a meno che qualcuno non abbia effettuato l’invito speciale. Questa azione serve anche per effettuare la romance, come spiegheremo più avanti.
Una volta che tutti i giocatori hanno utilizzato tutti i loro lavoratori, il round termina e si procede al garden party. Ogni ospite nel display viene assegnato a un giocatore sulla base del simbolo riportato sulla carta, o delle altre condizioni indicate. In caso di parità l’ospite viene scartato, a meno che qualcuno non abbia fatto l’azione invito speciale su quell’ospite. Se un ospite visita un giardino sulla base di un simbolo posseduto da quel giardino in quantità superiore a 5, e se quell’ospite ha avuto un invito speciale, può scattare la romance: quell’ospite diventerà il companion del giocatore, e resterà nella sua area di gioco fino alla fine della partita, partecipando a tutti i garden party seguenti. Dopo che tutti gli ospiti sono stati assegnati o scartati, ogni giocatore attiva le abilità dei suoi ospiti e li scarta.
Si procede poi alla fase di fine round e al ripristino dei display, e si passa al round seguente. Nella fase di fine round i giocatori devono attivare il loro personaggio: in fase di setup infatti a ogni giocatore viene assegnato un personaggio, che ci darà carte fiore, monete e punti vittoria alla fine di ogni round sulla base di determinate condizioni.
Quando un giocatore raggiunge o supera i 12 punti prestigio, scatta la fine della partita. Si termina il round in corso e se ne gioca un altro, dopodiché si procede al calcolo finale dei punti. Ogni giocatore ottiene punti per i propri arredi con obiettivi di fine partita, per le monete rimaste e per le carte fiore rimaste. Chi ha più punti è il vincitore.

 

3. Componentistica
La Fleur vanta un livello produttivo davvero notevole. Le illustrazioni, curate da Amy Droz, che è anche designer del gioco, sembrano in tutto e per tutto dipinti del rococò francese: tanto che i veri dipinti presenti, per esempio L’altalena di Jean-Honoré Fragonard sul retro del coperchio della scatola, sono indistinguibili dal resto. A essere notevoli sono non solo le immagini presenti sul fronte delle carte, ma anche quelle sul dorso, sul retro della plancia, sul regolamento: tutto, in questo prodotto, è stato curato con un livello di attenzione che si riserva a un vero e proprio oggetto collezionistico. Anche gli elementi tridimensionali sono semplici ma eleganti e piacevoli da maneggiare: le pedine astratte che rappresentano i lavoratori, i segnalini con cui si tiene traccia delle caratteristiche del giardino, il token per il primo giocatore. Le carte hanno una finitura piacevolissima al tatto, così come il regolamento. E la scatola, per giunta, ha un ottimo insert con coperchio che tiene tutto in ordine, facilita il setup e offre spazio sufficiente anche per imbustare le carte.

4. Analisi
La Fleur è un gioco classico e semplice, dalle meccaniche per certi versi vintage. Molti lo indicano già come un ottimo introduttivo della meccanica del piazzamento lavoratori: i giocatori cominciano con soli 2 lavoratori e possono averne al massimo 4, quindi i round sono brevissimi all’inizio ma comunque ancora abbastanza brevi anche a partita avanzata. L’idea forse più originale è che i contratti di secondo livello, ovvero gli ospiti, sono visibili fin dall’inizio del round ma vengono assegnati solo alla fine del medesimo: spetterà ai giocatori decidere se combattere per un determinato ospite o se ignorarlo e perseguire altre strategie. Gli arredi del giardino non solo fanno aumentare le caratteristiche del medesimo rendendolo più appetibile per gli ospiti: molti hanno anche condizioni di punteggio a fine partita e quindi si trasformano a tutti gli effetti in nuovi obiettivi da soddisfare, con conseguente necessità di aggiustare le strategie.
Purtroppo il fatto che si peschi continuamente da grandi mazzi di carte, e che i display si riempiano solo alla fine del round senza mai essere del tutto rinnovati, dà un peso notevole all’alea. Può benissimo succedere che nel primo round un giocatore si trovi in mano carte fiore che gli permettono di costruire un arredo che gli faccia attirare tutti gli ospiti presenti, con conseguente notevole vantaggio iniziale. Talvolta colmare il divario è veramente complicato: un po’ di runaway leader è qui presente, e ci sono già alcune idee online per house rule che agiscano sul problema. Va detto comunque che il gioco ha sempre una durata piuttosto contenuta: questo limita la salienza negativa che ha il peso dell’alea.
La tematizzazione è presente ma poteva essere approfondita. Le carte fiore e le garden feature avrebbero goduto di qualche flavor text, e sarebbe apprezzabile se aumentare le caratteristiche del giardino avesse qualche altro effetto tangibile che vada al di là di attirare gli ospiti (che magari non compariranno mai del ‘colore’ su cui abbiamo tanto investito). Il gioco avrebbe sicuramente goduto di uno sviluppo più approfondito.

Tre pregi di La Fleur Tre difetti di La Fleur
Le meccaniche sono semplici ma non così banali. Alcuni spunti potevano essere sviluppati di più.
Le illustrazioni sono piccole opere d’arte. L’alea ha un peso veramente notevole.
Il livello produttivo è altissimo. Si poteva tematizzare di più.

 

2 thoughts on “La Fleur”

  1. Gerardo Cassano

    Ciao Mosè, domanda «fuori contesto»: quando usciranno le recensioni di Cyberpunk 2077 e Baldur’s Gate 3?

    1. Mosè Viero

      Ciao Gerardo!
      Baldur’s Gate III lo tratteremo diffusamente in autunno. Cyberpunk 2077 dobbiamo ancora giocarlo, quindi toccherà aspettare di più.

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