Il giovane designer tedesco Kosch ci propone un gioco di carte con un’idea di base davvero interessante, purtroppo non sempre sviluppata per il meglio.
I nostri video dedicati a Forest Shuffle su YouTube:
Esempio di gioco
Analisi critica
1. Ecosistemi bilanciati
Il gioco da tavolo a tema naturalistico è spesso un’opzione vincente dal punto di vista di produttori e distributori: apparentemente il pubblico non si stanca mai di costruire o gestire ambienti bucolici e verdeggianti, probabilmente per puro e semplice escapismo. Forest Shuffle, gioco di carte già vincitore di diversi premi (tra cui il prestigioso Spiel des Jahres assegnato in occasione dello Spiel a Essen), parte da un’idea molto interessante: ogni ambiente deve avere un suo equilibrio, fatto di piante e animali, predatori e predati, creature e corretti habitat per le medesime. Ogni carta rappresenta appunto un albero o un animale o un fungo o un piccolo arbusto: il nostro compito sarà calare carte cercando di rispettare gli equilibri naturali, perché il sistema di punteggio premierà chi avrà creato la foresta più efficiente. Questa almeno è l’idea sulla carta: scopriamo meglio come è stata sviluppata.
2. Giocabilità generale
In Forest Shuffle i giocatori pescano e calano carte con lo scopo di creare il tableau più efficiente in termini di punti. Ogni giocatore inizia con in mano 6 carte e può rinnovare completamente la sua mano se non ha alcun albero. Gli alberi sono la base della foresta: le altre carte non possono essere giocate se non attorno a un albero. Ci sono carte divise in due orizzontalmente, e in genere rappresentano uccelli in alto e creature o piante del sottobosco in basso; e ci sono carte divise verticalmente, e in genere rappresentano animali di taglia maggiore. Le carte divise orizzontalmente vanno giocate sopra o sotto un albero, quelle divise verticalmente vanno giocate a destra o a sinistra di un albero. Normalmente ogni lato di un albero può ospitare un’unica carta, ma ci sono eccezioni: le carte hanno spiegazioni su di esse che in genere sono sufficienti a capire il funzionamento senza consultare altri riferimenti.
Nel proprio turno, il giocatore ha 2 possibilità: può calare una carta oppure può pescare. Se decide di calare una carta, la prende dalla propria mano e la sistema davanti a sé, da sola se si tratta di un albero o attorno a un albero se si tratta di qualunque altra carta. Molte carte hanno un costo, che si paga scartando il corretto numero di carte sulla radura, ovvero in un display comune. Se alla fine di un turno sulla radura ci sono 10 o più carte, la radura viene svuotata.
Alcune carte hanno abilità speciali che scattano quando quella carta viene calata; a volte queste abilità scattano però solamente se le carte usate per pagare la carta calata sono del giusto colore, ovvero se hanno una determinata icona di un certo colore. Le abilità permettono di pescare carte, di effettuare un nuovo turno completo o anche di giocare altre carte gratuitamente (nel qual caso l’abilità della seconda carta però non viene attivata).
Se il giocatore decide invece di pescare, preleva 2 carte dal mazzo o dalla radura (o anche una carta da entrambi). I giocatori non possono mai avere in mano più di 10 carte.
Nel mazzo di pesca vengono distribuite, in fase di setup, 3 carte inverno, la pesca delle quali determina la fine della partita. Queste carte si trovano nell’ultimo terzo del mazzo: quando l’ultima viene rivelata, la partita termina immediatamente e si procede al calcolo dei punti, seguendo le istruzioni contenute sulle carte stesse. Chi ha più punti è il vincitore.
3. Componentistica
Forest Shuffle è un gioco la cui natura si riduce al mazzo di carte: l’unico altro componente nella scatola è la plancia della radura, peraltro non strettamente necessaria. Le illustrazioni sono di Toni Llobet e Judit Piella: il primo è un celebre artista noto soprattutto per i suoi atlanti naturalistici, la seconda è illustratrice per l’infanzia. Le carte sono veramente notevoli dal punto di vista artistico: non sfigurerebbero su un libro scientifico dedicato alle piante e agli animali, e la cosa non stupisce considerando il curriculum dell’artista principale. La scatola ha un insert di cartone non particolarmente utile: rimuovendolo è possibile ospitare all’interno anche entrambe le espansioni che il gioco ha già avuto, intitolate Alpine e Woodland Edge.
4. Analisi
Come scrivevamo nell’intro, l’idea alla base di Forest Shuffle è molto interessante e potenzialmente sviluppabile all’infinito. Il gioco però soffre di qualche problema non trascurabile.
Anzitutto, il bilanciamento è decisamente imperfetto: una strategia in particolare, basata sulla combo lupi/cervidi, è praticamente impossibile da battere. Questo dà un grandissimo peso alla fortuna nella pesca delle carte: chi trova il maggior numero di questi animali probabilmente vincerà la partita. Le espansioni dovrebbero, in teoria, ‘correggere’ questo difetto: ma la nostra impressione è che la loro funzione si limiti a ‘diluire’ il mazzo del gioco base, rendendo meno probabile la pesca delle carte ‘rotte’, senza bilanciare queste ultime in alcun modo.
In secondo luogo, la fase finale di conteggio punti è veramente lunga e complessa, talmente tanto da fungere da elemento che intacca la stessa voglia di intavolare il gioco. Questo è un effetto forse inevitabile dell’estrema varietà che l’autore ha giustamente voluto implementare nelle condizioni di punteggio: ma l’inevitabilità non risolve il problema. Una soluzione sarebbe potuta essere quella di creare carte che assegnino punti immediatamente, così da registrarli su un apposito tracciato, e da dover conteggiare solo alcune carte a fine partita e non tutte. Anche un blocchetto segnapunti più dettagliato di quello incluso nella scatola avrebbe aiutato. Segnaliamo che esiste un’app pensata per contare i punti al posto nostro inquadrando i nostri alberi con la telecamera: noi l’abbiamo provata e non l’abbiamo trovata molto utile.
Infine, le carte sono piene di simboli e alcuni, in particolare le foglie colorate in alto a destra, sono davvero piccoli e difficili da distinguere a causa di scelte cromatiche non particolarmente azzeccate.
Forest Shuffle è bello da vedere e nelle prime partite fa intuire una varietà potenzialmente infinita. Purtroppo il suo sviluppo è stato decisamente carente, sia dal punto di vista del bilanciamento sia da quello dell’usabilità.
Tre pregi di Forest Shuffle | Tre difetti di Forest Shuffle |
L’idea di base è interessante e potenzialmente espandibile all’infinito. | Il bilanciamento è molto carente. |
Le illustrazioni sono di alta qualità. | Il calcolo dei punti è lungo, noioso e complesso. |
Le abilità sulle carte sono talvolta ben tematizzate. | Le carte sono piene di icone a volte difficilmente distinguibili. |
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Concordo con il giudizio. Non aggiunge nulla di particolare al panorama ludico. Non verrà ricordato negli anni.
Grazie per il commento Antonio! Visto l’entusiasmo, provocato da questo gioco, pensavo fosse migliore di com’è.