Evergreen

Il designer italiano Hjalmar Hach ci propone un interessante puzzle spaziale a tema naturalistico.

I nostri video dedicati a Evergreen su YouTube:
Esempio di gioco
Analisi critica

1. Foreste personali
Nel 2017 uscì un gioco da tavolo che fece parecchio scalpore, probabilmente per la sua notevole presenza al tavolo: si chiamava Photosyntesis e chiamava i giocatori a occuparsi della crescita di una foresta, con una curiosa implementazione tematica della luce solare, che si riverberava sugli alberi da direzioni diverse nel corso della partita, favorendo o inibendo la loro crescita a seconda del gioco delle ombre. Nel 2022 l’autore Hjalmar Hach, italiano nonostante il nome nordico, riprese il medesimo tema e la medesima meccanica ma ricalibrando significativamente la struttura generale di gioco: Evergreen, infatti, dà a ogni giocatore la sua personale foresta, riducendo l’interazione ma anche l’ineleganza di certe istanze, alla ricerca di una formula più pulita ed essenziale. Il risultato è un astratto basato sull’organizzazione e la manipolazione dello spazio, con ancora un notevole peso dato alla mutevole direzione della luce, secondo la meccanica che in inglese viene chiamata bias. Scopriamo un po’ meglio di cosa si tratta.

2. Giocabilità generale
Evergreen è un gioco a durata fissa: ogni partita è composta da 4 round, di durata progressivamente calante. Nel primo round ogni giocatore ha a disposizione 5 turni, nel secondo 4, nel terzo 3 e nel quarto solamente 2.
All’inizio di ogni turno, il primo giocatore scopre dal mazzo di pesca un numero di carte pari al numero di giocatori più 1. Poi sceglie una di quelle carte e la posiziona davanti a sé, lasciando il segnalino primo giocatore sulla carta del display più vicina al mazzo di pesca. Gli altri giocatori scelgono ciascuno 1 carta, e chi sceglie la carta col segnalino primo giocatore diventerà tale nel turno successivo. La carta rimasta nel display viene messa da parte: servirà per determinare il valore degli alberi grandi a fine partita.
A quel punto ogni giocatore potrà, anche in contemporanea, attivare la sua carta sulla propria plancia. Le carte mostrano ciascuna un tipo di ambiente, il cosiddetto bioma, una icona relativa a una abilità speciale. Anzitutto, il giocatore dovrà attivare una azione generica nel bioma indicato dalla carta; poi dovrà aumentare il livello dell’abilità speciale riportata sulla carta e attivarne l’effetto in qualunque bioma.
Le azioni di base sono combinazioni diverse di due possibilità: piantare germogli o far crescere alberi. I germogli sono segnalini marroni che possono essere piazzati sugli slot nei vari biomi in plancia: un germoglio cresce in un albero piccolo, quest’ultimo cresce in un albero grande. Le diverse combinazioni sono: piantare 3 germogli, fare 2 azioni di crescita su due caselle diverse, piantare 1 germoglio e fare 1 azione di crescita oppure fare 1 azione qualunque ignorando il bioma di riferimento.
Molte abilità speciali, la cui potenza è definita dai tracciati sulle plance dei giocatori, ripetono le abilità di base e permettono di piantare germogli, far crescere alberi piccoli da germogli o alberi grandi da alberi piccoli. Altre abilità sono più caratterizzate: una abilità permette di ottenere punti vittoria, altre permettono di piazzare in plancia laghi cespugli. I laghi sono segnalini blu che hanno l’effetto immediato di far crescere 2 caselle a essi adiacenti; i cespugli non hanno alcun effetto ma permettono di estendere le foreste connettendo gli alberi tra loro.
Alla fine del round, infatti, i giocatori ottengono punti in forza di 2 istanze: per la luce assorbita dai loro alberi e per l’estensione della loro foresta più grande. In ogni round i giocatori dispongono su uno dei lati della plancia il loro segnalino sole: nel primo round è in alto, nel secondo è a destra, nel terzo è in basso e nel quarto è a sinistra. Il sole manda i suoi raggi dalla sua direzione e investe gli alberi in plancia: per ogni albero piccolo colpito dai raggi, il giocatore ottiene 1 punto; per ogni albero grande ottiene 2 punti. Attenzione però: gli alberi proiettano un’ombra, pari a 1 casella per gli alberi piccoli e a 2 caselle per gli alberi grandi. Un albero in ombra non darà alcun punto per la luce. Una foresta è un insieme di alberi o cespugli connessi ortogonalmente (i germogli non valgono): i giocatori ottengono 1 punto per ogni albero o cespuglio nella loro foresta più grande.
Si procede in questo modo per 4 round, come già scritto ciascuno di durata inferiore al precedente. A fine partita, ai punti accumulati nel corso della stessa vanno aggiunti i punti dati dagli alberi grandi in base alla fertilità. Si controlla il display della fertilità: a ogni bioma sarà associato un certo numero di punti fertilità. Gli alberi grandi in quel bioma varranno quel numero di punti. Chi ha più punti è il vincitore.

3. Componentistica
Evergreen è un gioco molto curato dal punto di vista dell’estetica e dei materiali. Le illustrazioni, di Wenyi Geng, sono molto evocative e caratterizzate da tonalità calde e piene: la loro attenta distribuzione nelle parti più estese della componentistica, con ampio utilizzo di spazi bianchi, conferisce al gioco un aspetto elegante e raffinato, affine quasi a certe edizioni di lusso di giochi classici a scacchiera, che potrebbero anche fungere da oggetti d’arredo. Le pedine di legno sagomato sono adorabili: forse si potrebbe obiettare che i germogli, col loro color marrone, sembrano più alberi morti o bruciati che non sul punto di crescere e fiorire, ma si tratta di un difetto tutto sommato trascurabile. Va detto che ci capiterà spesso di far cadere gli alberi mentre li sostituiamo o ne disponiamo di nuovi in plancia: l’ideale sarebbe stato avere caselle in grado di ‘fissarli’ meglio al loro interno. Un plauso va fatto anche alla scatola del gioco, non troppo grande e ben organizzata, con scomparti per tutti i tipi di segnalini: i bordi di cartone tendono talvolta a sollevarsi e a creare confusione, ma nel complesso il prodotto dà l’impressione di essere curato a più livelli e non solo sul fronte della pura e semplice giocabilità.

4. Conclusioni
Evergreen è un gioco astratto di posizionamento e manipolazione di elementi: i giocatori cercano di creare sulla propria plancia uno schema che massimizzi l’ottenimento di punti tramite l’accostamento di elementi e la loro relazione con un elemento esterno alla plancia, che si sposta nel corso della partita (è la meccanica che in inglese viene detta bias). L’aspetto più interessante del puzzle è forse il fatto che i due modi principali per ottenere punti, ovvero l’assorbimento di luce e la creazione di grandi foreste, sono in conflitto l’uno con l’altro: se ammassiamo i nostri alberi creeremo grandi foreste, ma gli alberi si faranno ombra a vicenda e quindi otterremo meno punti dalla luce solare. A questo si aggiunge il valore dato agli alberi grandi a fine partita sulla base della fertilità: all’inizio del gioco non presteremo molta attenzione a questo aspetto, ma più si chiarirà quale sarà il valore effettivo degli alberi e più diventerà importante piazzarli nel bioma giusto, anche a dispetto della luce o dell’estensione delle foreste. L’enigma è interessante e resta tale anche dopo diverse partite: aiuta molto anche il fatto che queste ultime sono molto brevi, tanto che il gioco viene definito da molti appassionati come un filler. Secondo noi, in realtà, si tratta di un gioco che riempie quella nicchia intermedia tra il filler e il gioco completo: una nicchia ottimamente rappresentata da un gioco come 7 Wonders Duel. Considerando il costo, lo spazio occupato e le ambizioni generali, Evergreen ci sembra un prodotto riuscito e da consigliare a chiunque apprezzi le premesse. Certo, è un gioco molto meno interattivo rispetto al suo predecessore PhotosynthesisEvergreen è quasi interamente un solitario di gruppo, con l’interazione relegata al momento del draft.

Tre pregi di Evergreen Tre difetti di Evergreen
È un bell’enigma, che resta interessante anche dopo diverse partite. La gamma di azioni è limitata: qualche abilità speciale in più non avrebbe guastato.
La produzione e i materiali sono di ottimo livello. Il posizionamento e la sostituzione degli alberi possono essere laboriosi.
Ha una durata che lo rende molto facilmente intavolabile. Quei germogli sembrano più alberi morti o rinsecchiti.

Acquista Evergreen su DungeonDice!
(Questo è un link di affiliazione: usarlo non ti costa nulla, ma ti permette di dare un piccolo supporto a La maschera riposta).

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Scroll to Top