Century: Spice Road

Questo gioco di set collection con blandi elementi di engine building riesce a coniugare brevità a profondità, e non è da tutti. Scopriamo insieme come diventare i più ricchi tra i venditori di spezie ai tempi della Via della Seta.

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Esempio di gioco
Il nostro parere

1. Trilogie in fieri
Il gioco di cui ci apprestiamo a parlare è l’opera prima del designer statunitense di origini orientali Emerson Matsuuchi: al momento della sua pubblicazione, Century: Spice Road (in italiano Century: la via delle spezie) apparve sugli scaffali con modalità molto ‘invasive’, colonizzando anche negozi che normalmente non vendono giochi da tavolo o che al massimo si fermano a Monopoly Risiko! Si trattò senz’altro di una scelta azzeccata da parte del distributore: stiamo parlando infatti di un gioco molto semplice, che può essere proposto anche a chi non conosce questo mondo e che risulta per di più molto colorato, facile da preparare e piacevole da maneggiare. In realtà questo prodotto è più di quel che sembra: fin dal momento della sua pubblicazione, infatti, l’autore ha spiegato, anche tramite la confezione stessa del gioco, che Century sarebbe stata una trilogia. Non semplicemente nel senso che al primo gioco ne sarebbero seguiti altri due, ma che i tre giochi sarebbero stati combinabili a piacere, così da permettere a un gioco leggero di diventare un peso medio se non ‘alto’. È un’idea geniale, che ci stupiamo non sia stata utilizzata da altri: con questa modalità diventa possibile spingere il pubblico spaventato dai prodotti più complessi ad arrivare a essi per gradi, prendendo confidenza progressivamente con regole sempre più profonde. Va detto peraltro che il primo Century è tutt’altro che disprezzabile anche nella sua ‘base’: vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

2. Giocabilità generale
Century: Spice Road mette i giocatori nei panni di mercanti di spezie al tempo in cui le carovane viaggiavano da oriente a occidente lungo la via della Seta. Nel proprio turno, il giocatore deve scegliere tra 4 possibili azioni: giocare una carta, acquistare una nuova carta, soddisfare un contratto o riposare.
Quando si gioca una carta la si scarta davanti a sé e si esegue la sua azione. I giocatori iniziano la partita con 2 carte di partenza uguali per tutti, ma possono acquisirne altre nel corso del gioco. Le carte possono essere di 3 tipi: alcune carte producono determinate spezie, altre trasformano determinate spezie in altre spezie, altre ancora migliorano le spezie già in nostro possesso. Nel gioco sono implementate 4 diverse spezie, ciascuna dotata di un determinato valore: sono, dalla meno preziosa alla più preziosa, curcumazafferanocardamomocannella. Le spezie sono rappresentate da cubi di diverso colore: quando ottiene spezie, il giocatore le preleva dalla riserva comune e le piazza sulla propria carta carovana. Le carte che permettono di migliorare le spezie possono essere attivate su un unico cubo o su più cubi diversi: per esempio una carta che provoca 2 miglioramenti può trasformare un cubo giallo (curcuma) in un cubo verde (cardamomo), oppure può trasformare 2 cubi gialli in 2 cubi rossi (zafferano). Le carte che trasformano spezie possono anche moltiplicarle: per esempio una carta può trasformare 2 cubi verdi in 5 cubi gialli. Una regola importante che spesso viene ignorata è che le trasformazioni possono essere usate più volte se si hanno tutte le risorse necessarie. Nell’esempio appena fatto, una carta che trasforma 2 cubi verdi in 5 cubi gialli può trasformare 4 cubi verdi in 10 cubi gialli con un’unica mossa. Sulla carta carovana c’è spazio per massimo 10 cubi: se se ne ottengono di più, ne andranno scartati alcuni alla fine del turno.
Quando si acquista una nuova carta la si preleva dal display pubblico di 6 carte. La carta più a sinistra è sempre gratuita: per prelevare le altre occorre piazzare 1 cubo di qualunque colore su tutte le carte a sinistra di quella scelta. Chi preleva carte con sopra dei cubi ottiene anche quei cubi. Le carte a destra di quella scelta scorrono verso sinistra e se ne pesca un’altra dal mazzo, così che il display abbia sempre 6 carte.
L’ottenimento di spezie serve per soddisfare contratti: quando un giocatore possiede tutte le spezie richieste da una delle carte contratto presente nel display pubblico di 5 carte, può prelevarla e piazzarla coperta davanti a sé. Le relative spezie vanno rimesse nella riserva comune. A quel punto le carte contratto vanno fatte scorrere verso sinistra e se ne deve pescare un’altra dal mazzo, così che il display abbia sempre 5 carte. A inizio partita occorre sistemare un certo numero di monete d’oro e d’argento sopra le due carte contratto più a sinistra: il giocatore che preleva quella carta può anche prendere una moneta, che farà punti a fine partita.
L’azione riposare permette di riprendere in mano tutte le proprie carte già giocate. Non c’è limite al numero di carte mercante che un giocatore può avere nella sua mano.
Il gioco prosegue a giro finché un giocatore preleva la sua quinta carta contratto (o la sesta in una partita a 2 o 3 giocatori). Si continua finché tutti hanno svolto lo stesso numero di turni, poi si procede al calcolo dei punti. Si sommano i punti sulle proprie carte contratto: a essi si aggiungono 3 punti per ogni moneta d’oro nella propria riserva, 1 punto per ogni moneta d’argento nella propria riserva e 1 punto per ogni cubo sulla propria carta carovana (ma senza considerare i cubi gialli). Chi ha più punti è il vincitore.

3. Componentistica
Century: Spice Road è un gioco talmente curato dal punto di vista dei materiali da poter tranquillamente essere definito iperprodotto: le spezie sono grossi e pesanti cubi di legno, molto piacevoli da maneggiare, e la scatola include anche le ciotoline di plastica dentro cui sistemarli. Le monete sono di metallo e sono anch’esse decisamente lussuose, anche se a causa della loro colorazione molto blanda fatichiamo a distinguere quelle d’oro da quelle d’argento. Le carte sono enormi e con belle illustrazioni. L’unica pecca è che l’insert, pur decisamente sovradimensionato, non consente di imbustare le carte. Certo, tutto questo bel materiale ha il suo effetto in termini di costo e di dimensioni: con un approccio produttivo differente, Century sarebbe potuto entrate in una scatolina ed essere molto più maneggevole e ‘portatile’, oltre che più economico.

Excursus: strategie

A un giocatore inesperto, potrebbe sembrare che le carte di gran lunga più potenti siano quelle che producono spezie, visto che le materializzano dal nulla sulla nostra carovana. In realtà le carte più efficienti sono quelle di trasformazione, perché possono essere utilizzate ripetutamente in un unico turno: il problema è che richiedono la presenza di determinate spezie per funzionare a dovere. Lo scopo sarà dunque cercare di ottenere quelle che più si adattano al nostro motore, cercando di creare combo efficaci. Un elemento da tenere sempre in considerazione è che non necessariamente chi chiude la partita sarà poi il vincitore: il valore in punti delle carte contratto è molto variabile, quindi dobbiamo fare attenzione a non accumularne tante che valgono poco per poi vederci soffiare la vittoria da chi ne ha di meno ma più ‘sostanziose’.

4. Conclusioni
Century: Spice Road è un gioco sorprendentemente sfaccettato se si considera che il regolamento è scritto su due sole facciate. Il giocatore deve cercare di ottenere un certo numero e un certo tipo di ‘spezie’ sulla base dei contratti presenti sul tavolo, e per farlo ha molte strade davanti a sé: può adoperare ripetutamente poche carte, anche solo quelle di partenza, ma così facendo sprecherà molti turni recuperando il suo mazzo; oppure può dedicarsi al deck building pescando nuove carte e cercando di dar vita a un motore che permetta di migliorare e moltiplicare le sue spezie con poche mosse. D’altro canto, però, anche pescare nuove carte ‘consuma’ turni di gioco: tutto sta nella perfetta ottimizzazione delle mosse. Se consideriamo che questa meccanica stimolante si accompagna a un notevole livello produttivo, possiamo senz’altro dire che questo gioco può essere consigliato a chiunque sia alla ricerca di qualcosa di semplice ma non troppo banale, e che sia anche piacevole da maneggiare. I margini di miglioramento, sia chiaro, non mancano: soprattutto, il gioco poteva essere molto più tematizzato, magari con qualche descrizione anche molto breve di cosa rappresentano le carte mercante e le carte contratto (queste ultime, per esempio, potevano essere determinate ricette che richiedono un certo tipo e una certa quantità di spezie). Sarà interessante scoprire cosa riservano i capitoli successivi della trilogia e come funziona il gioco ‘combinato’: ne parleremo a tempo debito.

Tre pregi di Century: Spice Road Tre difetti di Century: Spice Road
È molto semplice ma ha una sua profondità È iperprodotto e questo si riflette nel suo costo
I cubetti di spezie hanno molta sostanza e sono piacevoli da maneggiare Poteva essere ambientato meglio
Può essere combinato con il resto della trilogia! L’insert nella scatola è mal calibrato

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