Ringrazio Andrea Guglielmi per il consenso alla pubblicazione.
Andrea:
Nel forum di Risen si sta proprio discutendo della recensione.
Ha dato 6 alla trama e 7 alla libertà di azione.
In poche parole ha detto che il gioco fa schifo come CRPG.
L’8,5 indica che chiunque lo può trovare piacevole.
Se non conoscessi Mosè e/o i Gothic non comprerei il gioco in base a queste premesse.
Senza contare che ha indicato i PB come gente incapace di proporre idee nuove. Vorrei sapere quali sono le grandi idee che vengono aggiunte nella serie TES all’avanzare di capitolo.
Mosè:
Mose’ evidentemente disprezza i Gothic, si capisce da come parla dei giochi dei PB.
Smentisco. Ho finito il primo Gothic 3 volte, il secondo 5 o 6 volte. Li ho recensiti per Iniziopartita e ampiamente promossi con voti più che buoni. I giochi che disprezzo non li finisco nemmeno una volta, e ovviamente non li premio in sede di giudizio.
Senza contare che mette le sue opinioni (piu’ volte contestategli non solo da me e da BD. Ricordi Josef K e Ragfox?) come verita’.
Ma tu che opinioni mi proponi di adoperare come metodo di giudizio? Quelle del caporedattore? Di un amico? Di mia nonna? Del papa?
Io da un recensore non chiedo assoluta obbiettivita’, ma almeno che provasse ad usarla.
E quale sarebbe il metro dell’obiettività? Ne sei tu il custode universale?
Nel forum di Risen si sta proprio discutendo della recensione.
Ha dato 6 alla trama e 7 alla liberta’ di azione.
In poche parole ha detto che il gioco fa schifo come CRPG.
L’8,5 indica che chiunque lo puo’ trovare piacevole.
Smentisco categoricamente. La trama mi è parsa mediocre (diciamo ai livelli di quella di Drakensang o di Oblivion), ma un GdR può avere altrove i suoi punti di forza. Alla libertà di azione ho dato 7 (che è comunque un voto decoroso) per il semplice fatto che esistono scelte solamente nella prima parte. L’8,5 indica che complessivamente è un gioco più che buono, soprattutto in quanto GdR; come posso dare un voto alto a un gioco che secondo me fallisce proprio nella categoria a cui appartiene?
Se non conoscessi mose’ e/o i Gothic non comprerei il gioco in base a queste premesse.
La recensione è molto positiva. Il gioco ha preso quasi il massimo dei voti che la rivista assegna. Non so che altre premesse ti servano per comprare un gioco…
Senza contare che ha indicato i PB come gente incapace di proporre idee nuove. Vorrei sapere quali sono le grandi idee che vengono aggiunte nella serie TES all’avanzare di capitolo.
Se Oblivion ti sembra un remake di Morrowind, hai seri problemi di valutazione.
Vorrei buttare lì un’altra riflessione. Nel forum a cui hai fatto riferimento, si pontifica in allegria su una recensione (peraltro spesso senza averla neanche letta) dedicata a un gioco non ancora disponibile, che io ho avuto la fortuna di provare in anteprima. Eppure sono tutti sicuri di cosa è giusto (quasi niente) e di cosa è sbagliato (quasi tutto) in quella recensione. Su un gioco non ancora uscito. Che io ho giocato e finito e voi non avete mai visto. Ma poi quello con i pregiudizi sono io. Ah beh!
Mosè
Andrea:
Smentisco. Ho finito il primo Gothic 3 volte, il secondo 5 o 6 volte. Li ho recensiti per Iniziopartita e ampiamente promossi con voti più che buoni. I giochi che disprezzo non li finisco nemmeno una volta, e ovviamente non li premio in sede di giudizio.
Quando ne parli tiri fuori i peggiori commenti mai visti.
Io li vedo insultati quando dici:
non ti danno la possibilità di farti le passeggiate dove ti pare perché ci sono i mostri tosti
ha il combattimento troppo difficile
non hai la possibilità di personalizzare il personaggio
ed altra roba simile.
Se questi sono giudizi sensati su un gioco da usare come termini assoluti non so che dirti.
Ma tu che opinioni mi proponi di adoperare come metodo di giudizio? Quelle del caporedattore? Di un amico? Di mia nonna? Del papa?
Ti spiego la mia idea di recensione: devi farmi capire alla fine se il gioco mi potrebbe piacere. Se devo sentire l’opinione di qualcuno posso andare anche al bar o qui dentro.
A me, lettore, che mi frega dei tuoi gusti? Niente.
Purtroppo i tuoi gusti vanno a fare da base per la valutazione come si evince da alcune considerazioni che mi sono arrivate (vedi avanti)
E quale sarebbe il metro dell’obiettività? Ne sei tu il custode universale?
Quando dici che Risen è troppo uguale ai primi due Gothic e che è un difetto, non è mostrare obiettività. Stai anche sottintendendo che i due Gothic erano brutti altrimenti, di solito, qualcosa che somiglia ad un’altra bella non è un difetto. Poi hai anche detto che i PB non sanno innovarsi e non andranno da nessuna parte è solo una tua schifosissima opinione che non fa che sottolineare il tuo disprezzo per loro. Anche perché proprio quando hanno provato ad innovarsi hanno fatto il loro peggior prodotto: Gothic 3. Mentre il loro ritorno alle origini è stato accolto calorosamente dalla community. Con le sole due considerazioni che ho accennato è come se avessi voluto dire: gente, ‘sto gioco può piacervi solo se avete apprezzato quelle schifezze dei Gothic.
Smentisco categoricamente. La trama mi è parsa mediocre (diciamo ai livelli di quella di Drakensang o di Oblivion), ma un GdR può avere altrove i suoi punti di forza. Alla libertà di azione ho dato 7 (che è comunque un voto decoroso) per il semplice fatto che esistono scelte solamente nella prima parte. L’8,5 indica che complessivamente è un gioco più che buono, soprattutto in quanto GdR; come posso dare un voto alto a un gioco che secondo me fallisce proprio nella categoria a cui appartiene?
E’ perché sono prevenuto, perché non so leggere o forse che tu non ti sai spiegare?
Visto che non sono l’unico ad averla presa così forse è la terza.
Oppure c’è la quarta: mi stai prendendo in giro.
La recensione è molto positiva. Il gioco ha preso quasi il massimo dei voti che la rivista assegna. Non so che altre premesse ti servano per comprare un gioco…
Una volta non bisognava leggere la recensione?
Se Oblivion ti sembra un remake di Morrowind, hai seri problemi di valutazione.
Ho detto quali idee nuove, non che è un remake. Tra Morrowind e Oblivion mi spieghi l’elenco delle novità sostanziose? Non parlo dei ritocchi, parlo della sostanza. Se vai a vedere Morrowind era molto più fantasioso e vario di Oblivion. Vorrei sapere perché consideri la presenza di una palude e di una città portuale come un motivo di mancanza di fantasia quando tutto il resto del mondo è completamente diverso (compreso il vulcano) e la storia parte da premesse completamente nuove.
Vorrei buttare lì un’altra riflessione. Nel forum a cui hai fatto riferimento, si pontifica in allegria su una recensione (peraltro spesso senza averla neanche letta) dedicata a un gioco non ancora disponibile, che io ho avuto la fortuna di provare in anteprima. Eppure sono tutti sicuri di cosa è giusto (quasi niente) e di cosa è sbagliato (quasi tutto) in quella recensione. Su un gioco non ancora uscito. Che io ho giocato e finito e voi non avete mai visto. Ma poi quello con i pregiudizi sono io. Ah beh!
Sono mesi che ci sono giocatori della community tedesca che mettono le mani su varie versioni di Risen e ne abbiamo letto i racconti e le impressioni. E ti assicuro che erano meno entusiastiche di quello che potresti pensare. Erano tutti molto cauti nell’esprimere giudizi, ma hanno raccontato tutto ciò che gli era permesso. Alla fine molti erano soddisfatti qualcuno invece preferiva non sbilanciarsi perché ha visto poco.
Abbiamo visto, commentato a lungo ogni secondo di filmato che veniva fuori. Abbiamo passato al setaccio ogni parola dalle interviste. Ne sappiamo molte di cose.
Tu non hai detto bugie, ma come ho detto sopra l’impressione che filtra è negativa.
Mosè:
Quello che ci hai fatto con i gothic sono fatti tuoi, mose’.
Quando ne parli tiri fuori i peggiori commenti mai visti.
Il fatto di aver giocato e rigiocato i precedenti capitoli è una credenziale per te e non per me?
Su quel che penso io credo di avere maggiore consapevolezza di te, se permetti. Tu hai detto che io disprezzo i Gothic, io ho fatto notare che non è assolutamente vero. Anzi, sono giochi che ho amato e che ho sempre acquistato a occhi chiusi, al day-one. Sono giochi che ho sempre premiato in sede di giudizio, tranne Gothic 3 (sul valore altalenante del quale credo ci sia ampio consenso). Se questo ti sembra disprezzo…
Io li vedo insultati quando dici:
non ti danno la possibilita di farti le passeggiate dove ti pare perche’ ci sono mostri tosti
Questo è un fatto. Se a te piace così, buon per te: dov’è il problema?
ha il combattimento troppo difficile
Che il livello di difficoltà non influisca sull’agonismo degli scontri è un altro fatto. Se a te piace così, perfetto: dov’è il problema?
non hai la possibilita’ di personalizzare il personaggio
Anche questo è un fatto. Vedi sopra.
ed altra roba simile.
Se questi sono giudizi sensati su un gioco da usare come termini assoluti non so che dirti.
Termini assoluti? Io ho descritto il gioco come meglio potevo e ho espresso il mio giudizio sul medesimo: un giudizio davvero positivo, nel complesso. Ho anche fatto notare quelli che secondo me sono i suoi difetti. Tu puoi non essere d’accordo, ma ti pregherei di non mettermi in bocca cose che non ho mai detto né pensato.
Ti spiego la mia idea di recensione: deve farmi capire alla fine se il gioco mi potrebbe piacere.
Hai un’idea alquanto riduttiva di recensione, ma tant’è. Alla fine non hai capito dalla mia se il gioco ti potrebbe piacere o no?
Se devo sentire l’opinione di qualcuno posso andare anche al bar o qui dentro.
Giusto. La recensione deve essere una analisi approfondita. Ma che questa analisi sia influenzata dalle opinioni del redattore è lapalissiano.
A me, lettore, che mi frega dei tuoi gusti? Niente.
Può anche non fregartene, ma le mie opinioni (il termine “gusti” mi sembra improprio) emergono giocoforza dalle mie analisi. Se leggi cum grano salis, però, non dovrebbe essere un problema: nel momento in cui capisci quali sono le mie opinioni, sarai in grado di capire se magari qualcosa che a me non piace può piacere a te.
Purtroppo i tuoi gusti vanno a fare da base per la valutazione come si evince da alcune considerazioni che mi sono arrivate (vedi avanti)
Che ti sono arrivate? Ti prego, non dirmi che stai pontificando con sicumera su una recensione che non hai neanche letto… non dirmelo! 🙂
No. L’obbiettivita’ la si impara sapendo distinguere cio’ che rientra nei propri gusti personali da cio’ che e’ un dato di fatto.
Allora l’ho imparata, qualunque cosa questo significhi 🙂
Detto ciò, posso dire cosa mi è piaciuto e cosa non mi è piaciuto? O devo solo fare un elenco dei dati di fatto? Perché se permetti tra una analisi e un elenco di “dati di fatto” c’è una certa differenza.
Quando dici che Risen e’ troppo uguale ai primi 2 gothic e che e’ un difetto, non e’ mostrare obbiettivita’. Stai anche sottointendendo che i due Gothic erano brutti altrimenti, di solito, qualcosa che somiglia ad un’altra bella non e’ un difetto.
Ancora? Quante volte devo ripeterti che i primi due Gothic mi sono piaciuti molto?
Che “somigliare a una cosa bella” sia sempre un pregio, poi, mi sembra una affermazione davvero risibile. Se riproponi continuamente gli stessi schemi, a un certo punto questi schemi si usurano e perdono qualunque interesse: succede in tutti i campi artistici. Se il prossimo gioco Piranha sarà la stessa variazione sul tema, da me non potrà avere altro che una sufficienza stiracchiata. E la volta dopo una stroncatura 🙂
Parabola: cosa penseresti di Bethesda se pubblicasse come suo prossimo gioco un GdR a esplorazione libera ambientato su un’isola dove c’è una città fatta di grossi funghi e controllata da una casata di maghi misantropi, un’altra controllata da una casata di guerrieri e un’altra controllata da una casata di commercianti e attraversata da un grosso fiume? Perché guarda che il grado di somiglianza tra Risen e i primi due Gothic, in alcuni punti, è a questi livelli.
Poi hai anche detto che se i PB non sanno innovarsi non andranno da nessuna parte e’ solo una tua schifosissima opinione che non fa che sottolineare il tuo disprezzo per loro.
ANCORA?? Lo ripeto per l’ultima volta: ho dato voti ottimi a tre giochi su cinque realizzati dai Piranha. Se dici ancora che li disprezzo, per me la discussione è chiusa.
Anche perche’ proprio quando hanno provato ad innovarsi hanno fatto il loro peggior prodotto: Gothic 3. Mentre il loro ritorno alle origini e’ stato accolto calorosamente dalla community.
Magari bisogna innovarsi in meglio, non in peggio 🙂
Con le sole due tue considerazioni che ho accennato e’ come se avessi voluto dire: gente, ‘sto gioco puo’ piacervi solo se avete apprezzato quelle schifezze dei gothic.
Daje. Quindi come mai gli avrei dato ben 8,5/10 se mi fanno così schifo i primi due Gothic e questo ne sembra il remake?
Io stranamente l’ho letta al contrario di come me la stai mettendo qua.
E’ perche’ sono prevenuto, perche’ no so leggere o forse che tu non ti sai spiegare?
Direi la prima.
Visto che no sono l’unico ad averla presa cosi’ forse e’ la terza.
O forse sono prevenuti anche gli altri. O magari non hanno letto la recensione.
Ma come? Adesso viene fuori che il voto finale conta qualcosa?
Una volta non bisognava leggere la recensione?
Infatti ho anche detto che “la recensione è molto positiva”. Allora mi sa che era anche la seconda: non sai leggere.
Vedo allora che il tuo e’ un problema di italiano.
Eh già, mi dicono da sempre che ho problemi con l’italiano 🙂
Ho detto quali idee nuove, non che e’ un remake. Tra Morrowind ed Oblivion mi spieghi l’elenco delle novita’ sostanziose?
Non parlo dei ritocchi, parlo della sostanza. Se vai a vedere Morrowind era molto piu’ fantasioso e vario di Oblivion.
Quindi stai affermando che erano diversi. Vedi che mi dai ragione?
Io ti sto dicendo che in moltissimi momenti Risen sembra un remake dei primi due Gothic. Tu hai obiettato che anche Morrowind e Oblivion in fondo sono molto simili. Io ho risposto: ti sembra che Oblivion sia il remake di Morrowind? Tu allora ribatti: non è un remake, ma non ci sono novità sostanziali. Benissimo. Invece Risen sembra proprio un remake: non è che non ci sono “novità sostanziali”, non c’è proprio nessuna novità o quasi.
Vorrei sapere perche’ consideri la presenza di una palude e di una citta’ portuale come un motivo di mancanza di fantasia quando tutto il resto mondo e’ completamente diverso (compreso il vulcano) e la storia parte da premesse completamente nuove.
Premesse nuove?
Vediamole:
-c’è una piccola isola da cui non puoi fuggire;
-inizi che non sei nessuno e tutti ti trattano a pesci in faccia;
-vorresti conferire coi capi ma non puoi perché sono in zone dove ti è vietato l’accesso;
-per ottenere l’accesso devi affiliarti a una fazione, ma prima per avere più esperienza possibile fai il doppio gioco;
-a un certo punto non puoi più fare il doppio gioco, scegli una fazione e riesci finalmente a conferire col capo;
-a quel punto la trama prosegue in modo piuttosto lineare;
-una fazione vive in mezzo a una palude malsana;
-l’altra è un monastero di maghi;
-l’unica città presente è una città portuale con un bordello, una taverna, il porto governato da brutti ceffi e il quartiere dei mercanti dove c’è la gente per bene.
Mmmmm… tutto ciò mi ricorda qualcosa! 🙂
Semplicemente perche’ seguiamo lo sviluppo di Risen da mesi.
Sono mesi che ci sono giocatori della community tedesca che mettono le mani su varie versioni di Risen e ne abbiamo letto i racconti e le impressioni. E ti assicuro che erano meno entusiastiche di quello che potresti pensare. Erano tutti molto cauti nell’esprimere giudizi, ma hanno raccontato tutto cio’ che gli era permesso. Alla fine molti erano soddisfatti qualcuno invece preferiva non sbilanciarsi perche’ ha visto poco.
Abbiamo visto, commentato a lungo ogni secondo di filmato che veniva fuori. Abbiamo passato al setaccio ogni parola dalle interviste. Ne sappiamo molte di cose.
Wow. E se ti dicessi che ho fatto lo stesso anche io? Ah no, non posso averlo fatto: io ho sempre odiato Piranha!
Tu non hai detto bugie, ma come ho detto sopra l’impressione che filtra e’ negativa.
Hai ragione: da una recensione che ha come voto 8,5/10 e che si conclude con le parole “Consigliato a tutti gli appassionati del genere” filtra un’acredine davvero difficile da giustificare.
Mosè
Andrea:
Il fatto di aver giocato e rigiocato i precedenti capitoli è una credenziale per te e non per me?
Quando parli dei Gothic chiunque ti legga pensa che non ti piacciano.
Mi sembra strano fare un elenco dei difetti di un gioco e poi dire: mi piace!
E cosa ti è piaciuto dei Gothic?
Io devo ancora sentire cosa è bello per te di questa serie.
Mi pare di ricordare che l’unica cosa che ti è piaciuta che ti ho sentito dire sono le routine giornaliere dei PNG. Non credo questo basti.
Hai un’idea alquanto riduttiva di recensione, ma tant’è. Alla fine non hai capito dalla mia se il gioco ti potrebbe piacere o no?
Io ho letto alcuni stralci riportati da altri (conto comunque di leggerla per intero uno di questi giorni) e l’hanno iniziata a commentare prima di me. A me basta la tua frase “Somiglia troppo ai primi due Gothic” per farmi capire che Risen è il titolo che aspetto. Ah, mi sono riletto alcune recensioni di Gothic 2 sul sito di GMC (non ho trovato nulla di G1), non so se sono quelle che avete pubblicato e devo dire che come recensioni le ho trovate abbastanza povere di informazioni visto che di tutto è accennato qualcosa, ma non si sa come appare in game. Magari appena ho tempo ne copio-incollo una (non sono più lunghe dei logorroici post di BD :P) e le commento per far capire meglio cosa intendo.
Giusto. La recensione deve essere una analisi approfondita. Ma che questa analisi sia influenzata dalle opinioni del redattore è lapalissiano.
Può anche non fregartene, ma le mie opinioni (il termine “gusti” mi sembra improprio) emergono giocoforza dalle mie analisi. Se leggi cum grano salis, però, non dovrebbe essere un problema: nel momento in cui capisci quali sono le mie opinioni, sarai in grado di capire se magari qualcosa che a me non piace può piacere a te.
Esempio da una frase della tua ultima recensione (anticipo che non è una accusa, ma è un esempio ispirato). Se dici che Risen è troppo o molto impegnativo nel combattimento a me hai detto che è difficile per te, ma non capisco cosa hai trovato di tanto ostico. Il combattimento richiede una velocità elevata di azione? Una scelta di tempistica? I mostri attaccano a raffica come i cinghiali di Gothic 3 o sono semplicemente mezzi barati che anticipano le tue mosse (come qualche picchiaduro che a livello massimo reagiva al tocco del tasto usando la contromossa più adatta, che poi si fregavano uguale è un altro discorso :P)? Come si svolge il combattimento? Risposta data: è difficile. Adesso non avendo letto la tua recensione magari ‘sto punto l’hai pure coperto, però senza una spiegazione aggiuntiva il trovare il combattimento difficile è inutile al lettore. E di cose così senza spiegazioni se ne trovano molte.
Allora l’ho imparata, qualunque cosa questo significhi 🙂
Detto ciò, posso dire cosa mi è piaciuto e cosa non mi è piaciuto? O devo solo fare un elenco dei dati di fatto? Perché se permetti tra una analisi e un elenco di “dati di fatto” c’è una certa differenza.
Puoi fare un elenco di dati di fatto e fare paragoni con altri VG per dimostrare che quella scelta dei sviluppatori è stata buona o cattiva, molto usata o innovativa. Poi ognuno sa da se certe soluzioni gli sono congeniali o no, a chi frega di come l’ha trovato il recensore?
Ancora? Quante volte devo ripeterti che i primi due Gothic mi sono piaciuti molto?
Se metti un paragone con un altro gioco come difetto come lo devo interpretare?
Che “somigliare a una cosa bella” sia sempre un pregio, poi, mi sembra una affermazione davvero risibile. Se riproponi continuamente gli stessi schemi, a un certo punto questi schemi si usurano e perdono qualunque interesse: succede in tutti i campi artistici. Se il prossimo gioco Piranha sarà la stessa variazione sul tema, da me non potrà avere altro che una sufficienza stiracchiata. E la volta dopo una stroncatura 🙂
Non piaceranno a te, ma agli altri che ne frega? E’ quello che ti sto dicendo dall’inizio. I tuoi gusti, sono tuoi, tieni per te le tue opinioni. Non mettere tra i difetti cose che a te non piacciono.
Il resto lo taglio perché è questo punto il problema. E’ da qui che nascono le mie polemiche.
Mosè:
Io sto parlando di quello che dici. E’ inutile che mi dici che ti sono piaciuti i gothic e continuare a disprezzare i suoi punti di forza per cui piacciono.
Dunque secondo te i suoi punti di forza sono il combattimento, la trama, la mancanza di libri e di innovazioni?
Comunque, caro Andrea, ti do una notizia: le persone hanno opinioni differenti. Magari per te e per tanti altri i punti di forza sono alcuni, magari per me e per tanti altri i punti di forza sono altri. Se la recensione la scrivo io, se permetti adopero come punto di riferimento le mie opinioni, non le tue.
Senza contare che piu’ volte hai detto che la trama non era un gran che’.
Secondo me la trama è sempre stata banale e scontata nei giochi Piranha. E credimi, sono in tanti a pensarla così.
Quando parli dei Gothic chiunque ti legga pensa che non ti piacciano.
Permettimi di dubitarne. La recensione di Risen, per esempio, è molto positiva, anche se affermo chiaramente che il gioco è molto simile ai Gothic. Certo, se magari la leggessi prima di commentare, questa discussione avrebbe più senso.
Mi sembra strano fare un elenco di difetti di un gioco e poi dire: mi piace!
Invece è proprio quello che dovrebbe fare ogni buon recensore. Se ti serve un elogio a un gioco, basta che lo chiedi al produttore o allo sviluppatore: il compito della critica è soprattutto mettere in luce i difetti.
E cosa ti e’ piaciuto dei gothic?
Io ancora devo sentire cosa e’ bello per te di questa serie.
Mi pare di ricordare che l’unica cosa che ti e’ piaciuta che ti ho sentito dire sono le routine giornaliere dei PNG. Non credo questo basti.
Se avessi letto le mie recensioni, sapresti bene cosa mi piace dei Gothic. E non staresti facendo la pessima figura che stai facendo.
Sara’ riduttiva, ma lo scopo e’ quello. Falla come ti pare ma e’ per quello che la gente compra una rivista (sempre che non lo faccia per il solo gioco allegato).
Mi spiace, ma io mi rivolgo a un pubblico più maturo di quello che descrivi.
Io ho letto alcuni stralci riportati da altri (conto comunque di leggerla per intero uno di questi giorni) e l’hanno inizata a commentare prima di me. A me basta la tua frase “Somiglia troppo ai primi 2 Gothic” per farmi capire che Risen e’ il titolo che aspetto.
Allora la mia recensione ha centrato alla perfezione lo scopo che secondo te le recensioni dovrebbero avere: farti capire se val la pena o no comprare un gioco. Dunque di cosa stiamo parlando?
Ah, mi sono riletto alcune recensioni di gothic 2 sul sito di GMC (no ho trovato nulla di G1), non so se sono quelle che avete pubblicato e devo dire che come recensioni le ho trovate abbastanza povere di informazioni visto che di tutto e’ accennato qualcosa, ma non si sa come appare in game. Magari appena ho tempo ne copio-incollo una (non sono piu’ lunghe dei logorroici post di BD 😛 ) e le commento per far capire meglio cosa intendo.
Fai pure, ma non sono mie quindi io non c’entro 🙂
Ovvio. Ma si riesce a nascondere questi gusti personali provando a pensare a quello che ti dicono gli altri che sono solitamente in disaccordo con te o che hanno gusti diversi. O il loro punto di vista non e’ da considerare?
Io dovrei “nascondere” il mio punto di vista? Ma per piacere. E’ vero semmai il contrario: il mio punto di vista dev’essere chiaro, proprio per poter favorire una lettura più veritiera possibile di quel che scrivo.
Il punto di vista degli altri è importante quanto il mio, tanto che chiunque può dire quel che pensa di qualsiasi cosa. Il pluralismo è questo: poter scegliere tra tante voci, tutte diverse. Non costringere uno a fingere di avere tutte le opinioni contemporaneamente.
Perche’ altrimenti si riduce ad una recensione utile solo per chi ha i gusti simili a quelli del recensore.
O a chi non è talmente interdetto da non rendersi nemmeno conto di qual è la posizione dell’autore del pezzo. Non leggi mai qualche editoriale politico?
Contando pure che una persona non dovrebbe leggersi 5000 recensioni di una rivista prima di capire come vengono valutati i giochi e intravedere le informazioni attraverso il vetro smerigliato dei gusti personali dei redattori. Anche il lettore che prende in mano la vostra rivista la prima volta e non conosce i recensori dovrebbe riuscire a capire qualcosa per se.
Tranquillo, chi non è lobotomizzato capisce subito la posizione di chi scrive. Specie quando si è limpidi come lo sono io. So che tu preferiresti un ipocrita che cerca fumosamente di nascondere le sue opinioni (peraltro senza riuscirci mai), ma fortunatamente il Bruno Vespa della critica videoludica deve ancora nascere 🙂
No, perche’ se ha te qualcosa e’ piaciuto o no, ma non so perche’ sto punto a capo.
Esempio da una frase della tua ultima recensione (anticipo che non e’ una accusa, ma e’ un esempio ispirato). Se dici che Risen e’ troppo o molto impegnativo nel combattimento a me hai detto che e’ difficile per te, ma non capisco cosa hai trovato di tanto ostico. Il combattimento richiede una velocita’ elevata di azione? Una scelta di tempistica? I mostri attaccano a raffica come i cinghiali di Gothic 3 o sono semplicemente mezzi barati che anticipano le tue mosse (come qualche picchiaduro che a livello massimo reagiva al tocco del tasto usando la contromossa piu’ adatta, che poi si fregavano uguale e’ un altro discorso :P)? Come si svolge il combattimento? Risposta data: e’ difficile. Adesso non avendo letto la tua recensione magari ‘sto punto l’hai pure coperto, pero’ senza una spiegazione agiuntiva il trovare il combattimento difficile e’ inutile al lettore. E di cose cosi’ senza spiegazioni se ne trovano molte.
Guarda che stai facendo una figura davvero terribile. Io nella recensione spiego con dovizia di particolari come funziona il combattimento e cosa c’è secondo me che non va al suo interno. Come puoi pensare che le tue pontificazioni siano anche solo minimamente credibili se continui a parlare di cose che non conosci?
Una analisi come la fai? Me la fai su delle opinioni?
Sui fatti interpretati alla luce del mio giudizio, cioè delle mie opinioni. E’ così più o meno da tremila anni.
Puoi fare un elenco di dati di fatto e fare paragoni con altri VG per dimostrare che quella scelta dei sviluppatori e’ stata buona o cattiva, molto usata o innovativa. Poi ognuno sa da se certe soluzioni gli sono congeniali o no, a chi frega come l’ha trovato il recensore?
Se non ti interessa delle mie opinioni, perché mai dovresti leggere un mio articolo? Io salto a piè pari i post di BD: perché tu non fai lo stesso con quello che scrivo io? Ti sembrerebbe logico se attaccassi BD perché nelle sue recensioni non dovrebbe esprimere le sue opinioni?
Mose’. Sto parlando di italiano!
Se metti un paragone con un altro gioco come difetto come lo devo interpretare?
Andrea, Risen *sembra un remake dei primi due Gothic*! Questo secondo me e secondo molti altri è un difetto, e anche un difetto grave. Il valore dei primi due Gothic non c’entra nulla con questo discorso!
Ma perche’ non ti fai i cavoli tuoi?
??
Che ne sai che gli stessi schemi ripetituti non piacciano ad altri?
La domanda vera è la seguente: che me ne frega a me dei gusti degli altri? Se la recensione la scrivo io, il mio metro di giudizio è l’unica cosa che conta. Io ci metto la firma e la faccia, quel che scrivo è quel che penso. La tua idea di giornalismo è terribile non tanto per quel che riguarda i videogiochi (che sono un semplice passatempo) ma in generale. Pretendere che un critico dissimuli le sue opinioni è come chiedere di farsi fregare, di preferire la nebulosità alla chiarezza.
Non piaceranno a te, ma agli altri che ne frega? E’ quello che ti sto dicendo dall’inizio. I tuoi gusti, sono tuoi, tieni per te le tue opinioni. Non mettere tra i difetti cose che a te non piacciono.
E cosa metto, di grazia, tra i difetti? Le cose che mi piacciono?
Il resto lo taglio perche’ e’ questo punto il problema. E’ da qui che nascono le mie polemiche.
Leggendo i tuoi interventi capisco molte cose sullo stato della stampa italiana. C’è molto lavoro da fare.
Mosè
Andrea:
Dunque secondo te i suoi punti di forza sono il combattimento, la trama, la mancanza di libri e di innovazioni?
Comunque, caro Andrea, ti do una notizia: le persone hanno opinioni differenti. Magari per te e per tanti altri i punti di forza sono alcuni, magari per me e per tanti altri i punti di forza sono altri. Se la recensione la scrivo io, se permetti adopero come punto di riferimento le mie opinioni, non le tue.
Secondo me la trama è sempre stata banale e scontata nei giochi Piranha. E credimi, sono in tanti a pensarla così.
Se vuoi la mia opinione, il 99% delle trame che appaiono epiche e profonde le trovo ridicole e forzate.
Io preferisco trame riassumibili in due righe, ma ben implementate che trame epiche piene di contraddizioni e cliché con colpi di scena messi tanto per metterceli. Questa è una mia opinione, ma il tema trame è una cosa che non mi interessa discutere qui dentro perché è una cosa complicata.
Permettimi di dubitarne. La recensione di Risen, per esempio, è molto positiva, anche se affermo chiaramente che il gioco è molto simile ai Gothic. Certo, se magari la leggessi prima di commentare, questa discussione avrebbe più senso.
Invece è proprio quello che dovrebbe fare ogni buon recensore. Se ti serve un elogio a un gioco, basta che lo chiedi al produttore o allo sviluppatore: il compito della critica è soprattutto mettere in luce i difetti.
Se avessi letto le mie recensioni, sapresti bene cosa mi piace dei Gothic. E non staresti facendo la pessima figura che stai facendo.
Ma tu quali recensioni di Gothic hai scritto?
Io dovrei “nascondere” il mio punto di vista? Ma per piacere. E’ vero semmai il contrario: il mio punto di vista dev’essere chiaro, proprio per poter favorire una lettura più veritiera possibile di quel che scrivo.
Il punto di vista degli altri è importante quanto il mio, tanto che chiunque può dire quel che pensa di qualsiasi cosa. Il pluralismo è questo: poter scegliere tra tante voci, tutte diverse. Non costringere uno a fingere di avere tutte le opinioni contemporaneamente.
Tranquillo, chi non è lobotomizzato capisce subito la posizione di chi scrive. Specie quando si è limpidi come lo sono io.
I recensori come te che hanno una eccessiva considerazione di se sono pessimi recensori. Purtroppo siete pure la maggioranza. Siete talmente convinti che la vostra opinione sia così largamente condivisa che non sentono il bisogno di considerare anche punti di vista o metodi di approccio altrui, siete convinti di essere così trasparenti da non rendervi manco conto che non riuscite a fornire uno straccio di informazione a nessuno, tranne a coloro che la pensano come voi o a che ormai vi conoscono bene.
Adesso mi hai praticamente dato del lobotomizzato perché non riesco a capire il tuo punto di vista. Purtroppo lo capisco fin troppo bene, ma mi ci è voluto tempo. E questa tua opinione non è altro che la riprova che tu sia convinto di non poter fare meglio di quello che fai, quindi non migliorerai MAI.
Per te io faccio parte di una minoranza che manco hai la decenza di rispettare.
Lo sai perché ti sembro una minoranza?
Perché io sono uno di quei pochi cretini (a sto punto me lo dico da solo perché è probabile che stia parlando a vuoto e solo i cretini si danno da fare a parlare a vuoto) che ha voglia di impuntarsi su cose in fondo di poco conto come le recensioni dei videogiochi. Al 99% della gente non frega nulla stare a dire quello che pensa delle recensioni. Che gli frega di stare a discutere con gente piena di se convinta che la propria opinione conti più di quella degli altri?
So che tu preferiresti un ipocrita che cerca fumosamente di nascondere le sue opinioni (peraltro senza riuscirci mai), ma fortunatamente il Bruno Vespa della critica videoludica deve ancora nascere 🙂
Guarda che stai facendo una figura davvero terribile. Io nella recensione spiego con dovizia di particolari come funziona il combattimento e cosa c’è secondo me che non va al suo interno. Come puoi pensare che le tue pontificazioni siano anche solo minimamente credibili se continui a parlare di cose che non conosci?
Ti stavo facendo un esempio ispirato e si nota dalle parti che ho messo tra asterischi. Come diavolo faccio a parlare con te se ascolti pure quello che ti pare *pur di far valere la tua opinione sulla mia*?
Sui fatti interpretati alla luce del mio giudizio, cioè delle mie opinioni. E’ così più o meno da tremila anni.
I fatti sono fatti, non si interpretano, si descrivono.
Se non ti interessa delle mie opinioni, perché mai dovresti leggere un mio articolo? Io salto a piè pari i post di BD: perché tu non fai lo stesso con quello che scrivo io? Ti sembrerebbe logico se attaccassi BD perché nelle sue recensioni non dovrebbe esprimere le sue opinioni?
Queste tue uscite non fanno che rafforzare la mia idea che i recensori come te non fanno le recensioni perché hanno qualcosa da dire, ma perché sono convinti che la propria opinione valga più di quella degli altri.
Andrea, Risen *sembra un remake dei primi due Gothic*! Questo secondo me e secondo molti altri è un difetto, e anche un difetto grave. Il valore dei primi due Gothic non c’entra nulla con questo discorso!
Hai una statistica alla mano o prendi i dati così a naso, a sensazione?
Vedi che sei convinto dalla parte della maggioranza?
Non hai nemmeno il coraggio di avere una opinione tua e ti adegui a quello che pensa la massa, ti conformi al pensiero unico (che percepisci, non è detto che sia reale) e vorresti far credere di essere una persona capace di dare un giudizio su qualcosa?
??
La domanda vera è la seguente: che me ne frega a me dei gusti degli altri? Se la recensione la scrivo io, il mio metro di giudizio è l’unica cosa che conta. Io ci metto la firma e la faccia, quel che scrivo è quel che penso. La tua idea di giornalismo è terribile non tanto per quel che riguarda i videogiochi (che sono un semplice passatempo) ma in generale. Pretendere che un critico dissimuli le sue opinioni è come chiedere di farsi fregare, di preferire la nebulosità alla chiarezza.
Ma non vedi che hai un guazzabuglio di contraddizioni dentro quella testa?
Leggendo i tuoi interventi capisco molte cose sullo stato della stampa italiana. C’è molto lavoro da fare.
Mosè:
La mancanza di libri e’ un bene perche’ non si e’ riempito il gioco di storielle che no nservono nulla al gioco, la trama e’ semplice, ma e’ ben strutturata e legata con il mondo al punto da sentirla sulla propria pelle quando si interagisce col mondo e le innovazioni non le cerca nessuno a tutti i costi.
Ma tu come fai a sapere che la trama è addirittura “ben strutturata e legata col mondo al punto da sentirla sulla propria pelle”? Risen è già sul mulo o sei semplicemente un fanboy che pensa già che sia un capolavoro prima ancora di averlo visto?
Anyway, tutte quelle che hai scritto sono tue opinioni. Siamo sempre lì. Tu puoi esprimere le tue, io non posso esprimere le mie. Perché le mie non sono le tue. Sacrilegio!
Opinioni? Fai l’opinionista o il recensore?
Sai che il termine “opinionista” esiste solo in Italia? In tutto il resto del mondo li chiamano semplicemente giornalisti. Qui noi chiamiamo con questo termine [opinionista] uno che riempie le colonne dei giornali parlando a vuoto, senza citare mai rigorosamente nessun fatto. Le mie recensioni non sono così, stai tranquillo.
Vero. Non e’ profonda e non tocca manco temi importanti, ma perche’ fallout aveva una grande trama?
Se vuoi la mia opinione, il 99% delle trame che appaiono epiche e profonde le trovo ridicole e forzate.
Io preferisco trame riassumibili in 2 righe, ma ben implementate che trame epiche piene di contraddizioni e cliche’ con colpi di scena messi tanto per metterceli.
Questa e’ una mia opinione, ma il tema trame e’ una cosa che non mi interessa discutere qui dentro perche’ e’ una cosa complicata.
Perfetto, prendo atto della tua opinione. La mia è un po’ diversa. Ma non per questo verrei a dirti che non puoi scrivere recensioni.
Certo. Parlane con quelli della community di Risen. Devono essere dei visionari, anche quelli che l’hanno letta.
Tutti dicono che alla fine quell’8,5 sembra in contrasto un po’ con quello che si legge.
“Tutti” sarebbero le cinque persone che scrivono là? Beh, quello è il forum dei fanboy: che la mia recensione a loro sia sembrata troppo severa per me è solo un complimento.
Ah, credo che nemmeno là l’abbiano letta tutti 🙂
Quel “difetto” di somigliare a Gothic fa un brutto effetto sulla gente che ama i vecchi giochi dei PB.
E perché dovrebbe? Io se leggo tra i difetti di un gioco che è il clone di Caesar III, corro subito a comprarlo! Ma resterei d’accordo nel mettere tra i difetti che è un clone di Caesar III. Bisogna andare avanti, non riciclare sempre le stesse formule.
Infatti ho visto come hai messo in luce quelli di Oblivion 🙂
Guarda che l’ironia per funzionare deve basarsi sui fatti. Io i difetti di Oblivion li ho messi in luce veramente, fin dalla prima recensione. Quelli che appaiono difetti al mio metro di giudizio, ovviamente.
Ma tu quale recensioni di Gothic hai scritto?
Ho recensito i primi due capitoli per InizioPartita. Non so se siano ancora online. Prima o poi le rifarò per La maschera riposta.
Quella della maschera riposta? Vedo che ci sono quella di Gothic 2 la notte del corvo e Gothic 3.
Probabilmente le ho gia’ lette in passato. Ho cominciato a leggere la prima ‘sto secondo, ma mi hai lasciato di sasso quasi subito: Gothic 2: la notte del corvo ha una pessima traduzione?!?!?
Secondo me sì. E’ troppo difficile da accettare?
Ripeto: se quel che scrivo ti sembrano castronerie, smetti di leggere quel che scrivo. Ma non venire qui a dire che non posso scriverlo. Viviamo in una società libera.
Bello. Proprio l’inutilita’ per sprecare la carta. Leggere opinioni parziali di 100 persone che mettono in risalto cio’ che vogliono per supportare la propria opinione e’ proprio il modo di non farsi nessuna idea se non rafforzare il proprio preconcetto nel momento che si becca la recensione di un tizio che ha gli stessi preconcetti.
Tu non hai proprio idea di cosa siano il giornalismo e la critica, il pluralismo e la libertà di opinione.
Ci provo di nuovo: *tutto* quel che leggi sono opinioni parziali. Nel momento in cui uno non fa una sterile lista di caratteristiche tecniche di un determinato prodotto, sta già esprimendo la sua opinione. Il modo per costruirti una opinione tua è confrontare le opinioni altrui. O anche trovare qualcuno con cui condividi il metro di giudizio e sentire quello che ha da dire. Oppure, se secondo te tutti sparano idiozie, darti da fare e far sentire la tua voce e le tue istanze. Funziona così, ha sempre funzionato così e funzionerà così per sempre.
Per questo sono meglio i forum di qualunque recensione, almeno si vede una discussione.
Già. Spesso tra gente che parla di roba che non ha mai visto, ma non si può avere tutto.
Voila’. E qui casca l’asino.
I recensori come te che hanno una eccessiva considerazione di se sono pessimi recensori.
Guarda, io ce la metto tutta per non avere una eccessiva considerazione di me stesso, ma se uno frequenta i forum e i ng è davvero difficile…
😛
Purtroppo siete pure la maggioranza. Siete talmente convinti che la vostra opinione sia cosi’ largamente condivisa che non sentono il bisogno di considerare anche punti di vista o metodi di approccio altrui, siete convinti di essere cosi’ trasparenti da non rendervi manco conto che non riuscite a fornire uno straccio di informazione a nessuno, tranne a coloro che la pensano come voi o a che ormai vi conoscono bene.
Io cerco sempre di dare il maggior numero di informazioni possibile. Questo non significa che io ci riesca, ovviamente: nessuno è perfetto. Anzi, se mi segnali qualche articolo nel quale secondo te c’è qualche omissione significativa, te ne sarò grato.
E ho una grandissima considerazione delle opinioni altrui. Tanto che sono qui a dibattere con te, spendendo tempo prezioso. Ho talmente tanta considerazione delle opinioni altrui che spesso chiedo agli utenti di commentare i miei articoli, e nel mio sito pubblico talvolta i loro commenti.
Adesso mi hai praticamente dato del lobotomizzato perche’ non riesco a capire il tuo punto di vista.
No, tu l’hai capito benissimo. Ho dato del lobotomizzato a chi non lo capisce.
Purtroppo lo capisco fin troppo bene, ma mi ci e’ voluto tempo. E questa tua opinione non e’ altro che la riprova che tu sia convinto di non poter fare di meglio di quello che fai, quindi non migliorerai MAI.
Beh, adesso faccio già il meglio che posso. Spero di migliorare con l’esperienza.
Ma il mio obiettivo non è certo piacere a te: io mi rivolgo alla fetta di pubblico che condivide i presupposti da cui parto. Tu invece vagheggi una figura di critico che esprima giudizi condivisi da tutti, che tenga conto dell’opinione di tutti. Una figura così non può esistere, ed è un bene. Farsi la propria idea sulle cose è un processo lungo e difficile ed è giusto che sia così: la realtà è terribilmente complicata. E se non hai nemici, significa che non hai mai preso posizione, che non hai mai prodotto alcunché di significativo.
Per te io faccio parte di una minoranza che manco hai la decenza di rispettare.
E quando esattamente ti avrei mancato di rispetto? Qual è tra noi due quello che vorrebbe tappare la bocca all’altro? Devo essermi perso qualcosa.
Non ti preoccupare, lo stai imitando perfettamente, no ha piu’ nulla da insegnarti.
Guarda che qui scatta la denuncia sul serio 🙂
Spiegami in cosa somiglierei a quella merda.
Ma tu leggi cosa ho scritto?
Ti stavo facendo un esempio ispirato e si nota dalle parti che ho messo tra asterischi.
La prossima volta ispirati a qualcosa di vero, di solito viene meglio.
Come diavolo faccio a parlare con te se ascolti pure quello che ti pare ***pur di far valere la tua opinione sulla mia***
Oh my God. Mi hai accusato di non aver spiegato perché il combattimento è difficile, mentre l’ho spiegato con dovizia di particolari. Guarda che la tua figura peggiora di minuto in minuto. Fermati prima che sia troppo tardi!
I fatti interpretati?!?!?
I fatti sono fatti, non si interpretano, si descrivono.
Ok, inizio a capire che qui mancano proprio le basi. Proviamo ad andare avanti lo stesso.
Descrivendo un fatto, lo stai già interpretando. Secondo te come mai esistono decine di letture diverse per ciascun fatto storico? Un fatto è un fatto, no? Dovremmo poter avere un unico libro di storia universale, da far studiare a tutti indistintamente. Invece non ce l’abbiamo, abbiamo migliaia di libri di migliaia di storici diversi, nei quali ciascuno dà la sua lettura dei fatti. E per saperne qualcosa devi confrontare le diverse letture e farti una tua opinione.
Pensavo che fossimo in un newsgroup per discutere, ma a quanto pare tu sei uno di quelli che vanno in giro a gongolarsi di essere un bravo recensore.
Ebbene sì, è il mio hobby preferito. Tutte le sere mi metto davanti allo specchio e mi dico: ehi, sei proprio un gran recensore! 🙂
Se non ti piacciono le critiche non frequentare i newsgroup.
Nessun problema per me. Mi pare che sia tu a non accettarle, quando sono dirette al tuo gioco preferito. Che deve ancora uscire. (Ogni tanto mi piace sottolinearlo, dà un tocco surreale a tutta la discussione).
Queste tue uscite non fanno che rafforzare la mia idea che i recensori come te non fanno le recensioni perche’ hanno qualcosa da dire, ma perche’ sono convinti che la prorpia opinione valga piu’ di quella degli altri.
Certo. Infatti sono io quello che vorrebbe vedere in giro solo la propria opinione…
Vedi? Non fai altro che dire “secondo molti altri”. Ma chi te lo dice?
Hai una statistica alla mano o prendi i dati cosi’ a naso, a sensazione?
Beh, guarda che i lettori del sito mi danno un certo feedback. Se dopo i miei articoli ricevessi solo mail di insulti, magari avrei anche smesso. Purtroppo per te, non è così 🙂
Vedi che sei convinto dalla parte della maggioranza?
Non hai nemmeno il coraggio di avere una opinione tua e ti adegui a quello che pensa la massa, ti conformi al pensiero unico (che percepisci, non e’ detto che sia reale)e vorresti far credere di essere una persona capace di dare un giudizio su qualcosa?
Eh? Ma se è da ore che mi sto facendo insultare qua! Questa discussione è proprio il prezzo che devo pagare per aver espresso chiaramente la mia opinione. Ed è un prezzo che pago molto volentieri, sia chiaro.
Ti stai prendendo la liberta’ di giudicare per gli altri. Per il discorso di prima.
Io giudico perché scrivo recensioni. E’ il mio lavoro, anzi il mio hobby. Se a qualcuno interessano i miei giudizi bene, sennò pazienza. Non ho mai obbligato nessuno a seguire i miei consigli.
I cavoli tuoi sarebbero: perche’ vorresti giudicare quello che pensano gli altri?
Io giudico quello che mi pare. Mi sembra che anche tu non ti faccia problemi a giudicare quel che penso io, no?
Strano. Fino adesso hai parlato di maggioranza delle persone. Non hai fatto che ripetere ‘sta frase per rafforzare la tua posizione e adesso dici che no te ne importa niente?
Ma non vedi che hai un guazzabuglio di contraddizioni dentro quella testa?
Oh my. I giudizi che do, lo ripeto per la millemillesima volta, sono frutto del mio metro di giudizio. Anche perché è un po’ difficile farsi influenzare dalla maggioranza mentre recensisci un gioco che hai giocato solo tu…
No. Tu sei l’esempio lampante della stampa italiana trasposta ai videogiochi.
Come no. Io sono come Pigi Battista e Galli Della Loggia. Ehi, farò carriera! 🙂
Mosè
Andrea:
Ma tu come fai a sapere che la trama è addirittura “ben strutturata e legata col mondo al punto da sentirla sulla propria pelle”? Risen è già sul mulo o sei semplicemente un fanboy che pensa già che sia un capolavoro prima ancora di averlo visto?
Ho sempre più l’impressione che tu non legga quello che scrivo o lo decontestualizzi.
Anyway, tutte quelle che hai scritto sono tue opinioni. Siamo sempre lì. Tu puoi esprimere le tue, io non posso esprimere le mie. Perché le mie non sono le tue. Sacrilegio!
Io non pretendo nulla da uno che viene qui dentro a parlare di videogiochi, ma da un recensore pretendo obiettività. Se l’obiettività la si sforza di averla sempre è una cosa che mi fa apprezzare una persona e mi farebbe supporre che mantenga lo stesso atteggiamento quando scrive su una rivista. Comunque ho letto (o riletto) un po’ di tue recensioni dalla maschera riposta sui Gothic, una su Baldur’s Gate e quella su The Witcher. A me sembra che tu sia pignolo e preciso solo e dove piace a te e pesi tutto in modo poco chiaro. Non hai un criterio e sembra che il peso e l’importanza dei difetti e dei pregi lo cambi a seconda se ti è piaciuto il gioco o no. Un esempio che mi è risaltato. Baldur’s Gate ha una trama lineare e le caratteristiche intellettuali non contano nei dialoghi, lo dici tu ed è vero, ma lo liquidi in una frase. Lamenti del fatto che seguire la trama è da buoni ed essere cattivi non importa molto. Vero anche questo eppure sembra non scalfire l’opinione del gioco. Infatti tanto non compaiono nessuno di questi difetti nello specchietto finale. In The Witcher fai un elogio eccelso e dedichi un bel pezzo al fatto che la trama reagisce alle scelte e che ci si muove spesso in una zona grigia. Boh. Perché tutta questa differenza di peso tra la linearità di BG e la non linearità di The Witcher? A me da la sensazione che tu prima decidi se il gioco è bello o brutto e poi distorci la recensione focalizzandoti su ciò che ti da ragione.
Sai che il termine “opinionista” esiste solo in Italia? In tutto il resto del mondo li chiamano semplicemente giornalisti. Qui noi chiamiamo con questo termine [opinionista] uno che riempie le colonne dei giornali parlando a vuoto, senza citare mai rigorosamente nessun fatto. Le mie recensioni non sono così, stai tranquillo.
“Tutti” sarebbero le cinque persone che scrivono là? Beh, quello è il forum dei fanboy: che la mia recensione a loro sia sembrata troppo severa per me è solo un complimento.
Ah, credo che nemmeno là l’abbiano letta tutti 🙂
E perché dovrebbe? Io se leggo tra i difetti di un gioco che è il clone di Caesar III, corro subito a comprarlo! Ma resterei d’accordo nel mettere tra i difetti che è un clone di Caesar III. Bisogna andare avanti, non riciclare sempre le stesse formule.
Guarda che l’ironia per funzionare deve basarsi sui fatti. Io i difetti di Oblivion li ho messi in luce veramente, fin dalla prima recensione. Quelli che appaiono difetti al mio metro di giudizio, ovviamente.
Secondo me sì. E’ troppo difficile da accettare?
Tu non hai proprio idea di cosa siano il giornalismo e la critica, il pluralismo e la libertà di opinione.
Ci provo di nuovo: *tutto* quel che leggi sono opinioni parziali. Nel momento in cui uno non fa una sterile lista di caratteristiche tecniche di un determinato prodotto, sta già esprimendo la sua opinione. Il modo per costruirti una opinione tua è confrontare le opinioni altrui. O anche trovare qualcuno con cui condividi il metro di giudizio e sentire quello che ha da dire. Oppure, se secondo te tutti sparano idiozie, darti da fare e far sentire la tua voce e le tue istanze. Funziona così, ha sempre funzionato così e funzionerà così per sempre.
A te non pare che c’è qualcosa che non quadra? Tutto normale?
Non credi che il doversi leggere un sacco di articoli serva solo a far perdere tempo e denaro alla gente? Se non ci fosse stato internet GMC e TGM probabilmente sarebbero le uniche fonti di informazione accessibile. Come faccio a farmi un’opinione se ho a disposizione solo due riviste di cui non condivido i criteri? Sono condannato a rimanere isolato dall’informazione videoludica?
Già. Spesso tra gente che parla di roba che non ha mai visto, ma non si può avere tutto.
Guarda, io ce la metto tutta per non avere una eccessiva considerazione di me stesso, ma se uno frequenta i forum e i ng è davvero difficile…
😛
Bella battuta 😀
Io cerco sempre di dare il maggior numero di informazioni possibile. Questo non significa che io ci riesca, ovviamente: nessuno è perfetto. Anzi, se mi segnali qualche articolo nel quale secondo te c’è qualche omissione significativa, te ne sarò grato.
E ho una grandissima considerazione delle opinioni altrui. Tanto che sono qui a dibattere con te, spendendo tempo prezioso. Ho talmente tanta considerazione delle opinioni altrui che spesso chiedo agli utenti di commentare i miei articoli, e nel mio sito pubblico talvolta i loro commenti.
Anzi, ho il dubbio proprio che tu col tempo ti stia arroccando sempre più sulle tue posizioni (è una sensazione che mi è venuta leggendo le tue recensioni, nelle prime recensioni ti sforzavi di più a coprire la più ampia gamma di aspetti possibili anche se poi accennavi solo ciò che contrastava con la tua opinione del gioco, col tempo mi sembra che hai ristretto sempre più il ventaglio.
No, tu l’hai capito benissimo. Ho dato del lobotomizzato a chi non lo capisce.
Beh, adesso faccio già il meglio che posso. Spero di migliorare con l’esperienza.
Ma il mio obiettivo non è certo piacere a te: io mi rivolgo alla fetta di pubblico che condivide i presupposti da cui parto. Tu invece vagheggi una figura di critico che esprima giudizi condivisi da tutti, che tenga conto dell’opinione di tutti. Una figura così non può esistere, ed è un bene. Farsi la propria idea sulle cose è un processo lungo e difficile ed è giusto che sia così: la realtà è terribilmente complicata. E se non hai nemici, significa che non hai mai preso posizione, che non hai mai prodotto alcunché di significativo.
E quando esattamente ti avrei mancato di rispetto? Qual è tra noi due quello che vorrebbe tappare la bocca all’altro? Devo essermi perso qualcosa.
Guarda che qui scatta la denuncia sul serio 🙂
Spiegami in cosa somiglierei a quella merda.
Il discorso l’ho già fatto qui sopra.
La prossima volta ispirati a qualcosa di vero, di solito viene meglio.
Oh my God. Mi hai accusato di non aver spiegato perché il combattimento è difficile, mentre l’ho spiegato con dovizia di particolari. Guarda che la tua figura peggiora di minuto in minuto. Fermati prima che sia troppo tardi!
Ok, inizio a capire che qui mancano proprio le basi. Proviamo ad andare avanti lo stesso.
Descrivendo un fatto, lo stai già interpretando. Secondo te come mai esistono decine di letture diverse per ciascun fatto storico? Un fatto è un fatto, no? Dovremmo poter avere un unico libro di storia universale, da far studiare a tutti indistintamente. Invece non ce l’abbiamo, abbiamo migliaia di libri di migliaia di storici diversi, nei quali ciascuno dà la sua lettura dei fatti. E per saperne qualcosa devi confrontare le diverse letture e farti una tua opinione.
Ebbene sì, è il mio hobby preferito. Tutte le sere mi metto davanti allo specchio e mi dico: ehi, sei proprio un gran recensore! 🙂
Nessun problema per me. Mi pare che sia tu a non accettarle, quando sono dirette al tuo gioco preferito. Che deve ancora uscire. (Ogni tanto mi piace sottolinearlo, dà un tocco surreale a tutta la discussione).
Certo. Infatti sono io quello che vorrebbe vedere in giro solo la propria opinione…
Beh, guarda che i lettori del sito mi danno un certo feedback. Se dopo i miei articoli ricevessi solo mail di insulti, magari avrei anche smesso. Purtroppo per te, non è così 🙂
Eh? Ma se è da ore che mi sto facendo insultare qua! Questa discussione è proprio il prezzo che devo pagare per aver espresso chiaramente la mia opinione. Ed è un prezzo che pago molto volentieri, sia chiaro.
Io giudico perché scrivo recensioni. E’ il mio lavoro, anzi il mio hobby. Se a qualcuno interessano i miei giudizi bene, sennò pazienza. Non ho mai obbligato nessuno a seguire i miei consigli.
Io giudico quello che mi pare. Mi sembra che anche tu non ti faccia problemi a giudicare quel che penso io, no?
Come no. Io sono come Pigi Battista e Galli Della Loggia. Ehi, farò carriera! 🙂
Mosè:
Parlavamo di gothic o sbaglio? Almeno questa parte qui del discorso.
Ops è vero, errore mio 🙂
Non hai capito. Qui dentro sei Mose’ il giocatore, quando scrivi sulla rivista sei Mose’ il recensore.
Pensavo Mosè il meccanico 🙂
Comunque quel che scrivi fa pensare che in certi posti si sia autorizzati a sparare vaccate. Io cerco di esprimere il mio punto di vista in modo circostanziato sia quando scrivo qua sia quando scrivo una recensione sia in qualunque altra occasione. Semmai quel che cambia è la forma e il grado di completezza delle informazioni, non certo la loro attendibilità.
Io non pretendo nulla da uno che viene qui dentro a parlare di videogiochi, ma da un recensore pretendo obbiettivita’.
Se l’obbiettivita’ la si sforza di averla sempre e’ una cosa che mi fa apprezzare una persona e mi farebbe supporre che mantenga lo stesso atteggiamento quando scrive su una rivista.
Mi pare ormai assodato che quel che ci distanzia è la definizione stessa di obiettività. Per me uno obiettivo è uno che non scrive falsità, che è disposto a riconoscere pregi e difetti a chiunque, che esprime il suo punto di vista senza nascondersi dietro a un dito. Per te invece uno obiettivo è uno che finge di non avere opinioni.
Comunque ho letto (o riletto) un po’ di tue recensioni dalla maschera riposta sui gothic, una su Baldur’s gate e quella su the witcher.
A me sembra che tu sia pignolo e preciso solo e dove piace a te e pesi tutto in modo poco chiaro. Non hai un criterio e sembra che il peso e l’importanza dei difetti e dei pregi lo cambi a seconda se ti e’ piaciuto il gioco o no.
Ma va? 🙂
Un esempio che mi e’ risaltato. Baldur’s gate ha una trama lineare e le caratteristiche intellettuali non contano nei dialoghi, lo dici tu ed e’ vero, ma lo liquidi in una frase. Lamenti del fatto che seguire la trama e’ da buoni ed essere cattivi non importa molto. Vero anche questo eppure sembra non scalfire l’opinione del gioco. Infatti tanto non compaiono nessuno di questi difetti nello specchietto finale. In the witcher fai un elogio eccelso e dedichi un bel pezzo al fatto che la trama reagisce alle scelte e che ci si muove spesso in una zona grigia. Boh. Perche’ tutta questa differenza di peso tra la linearita’ di BG e la non linearita’ di The Witcher?
Perché evidentemente questo difetto di Baldur’s Gate secondo me non scalfisce la qualità globale del gioco. Quando un difetto è grave ne parlo in lungo e in largo; quando è trascurabile mi limito ad accennarvi. Tutto secondo il mio punto di vista, com’è naturale, ovvio e inevitabile, visto che è una mia recensione.
A me da la sensazione che tu prima decidi se il gioco e’ bello o brutto e poi distorci la recensione focalizzandoti su cio’ che ti da ragione.
Perché tu invece quando scrivi un articolo parti senza sapere cosa ne pensi e te ne rendi conto solo alla fine? Ovvio che *prima* decido se mi è piaciuto o no e poi scrivo la recensione! Ma non c’è nessuna distorsione, è normale. Ed è altrettanto normale che la recensione “mi dia ragione”, dato che l’ho scritta io 🙂
In effetti non sono proprio cosi’. Anzi, ti devo fare i complimenti per la proprieta’ di linguaggio che ti invidio (se non mi rileggo piu’ volte spesso compongo frasi raccapriccianti e spesso non lo faccio per mancanza di tempo).
Grazie! 🙂
Ma qui ti contraddici. Perche’ prima mi hai detto che le tue sono opinioni e io non apprezzo quelle degli altri. O esponi opinioni o no. I fatti purtroppo li esalti o sminuisci (se non li ignori) proprio per darti ragione.
Detto così sembra un complotto… ma ti rendi conto che stai descrivendo il normalissimo processo di uno che scrive un’analisi? Se tu devi sostenere una tesi, qualunque tipo di tesi su un argomento qualsiasi, è ovvio che il dipanarsi del tuo ragionamento obbedisca alla necessità di sostenere quella tesi. L’importante è non disconoscere i fatti: questo è anzitutto quello che distingue un buon giornalista da un cattivo giornalista. I fatti vanno raccontati; poi è normale esaltarli o sminuirli a seconda della propria inclinazione e del proprio metro di giudizio.
Esempio pratico. Ci sono molte recensioni positive di Oblivion che non accennano minimamente al livellamento automatico. Secondo me il livellamento automatico non è un difetto capace di distruggere la qualità del gioco, ma la sua presenza è un fatto, e un fatto anche di una certa importanza. Quindi non parlarne è, secondo me, un errore grave.
Che i fatti siano sminuiti o esaltati rientra nel campo della soggettività: l’importante è che i fatti ci siano. Sta all’intelligenza del lettore discernere i fatti dalle opinioni e costruirsi la sua visione delle cose.
(Naturalmente, anche qui si potrebbe proseguire con i distinguo. Chi decide di quali fatti si parla e di quali no? Ancora una volta, il recensore. Non può essere altrimenti).
No. Sono tutti contenti di quell’8,5, ma non capiscono come ci sei arrivato. I 5 che conti tu sono solo i frequentatori piu’ assidui.
Anche in altri forum ho letto battute del tipo:Se mose’ gli da 8,5, il gioco allora e’ da 9. 🙂
Beh, questo significa che la mia fama è quella di recensore severo. Preferisco avere questa fama piuttosto che quella opposta 🙂
Comunque nel fare questa affermazione i membri della community mostrano di padroneggiare quel processo di interpretazione dei giudizi altrui di cui stiamo parlando da un bel po’. Quindi insisto nel chiedere: dov’è il problema? Se un giudizio viene da me, sapete che valore dargli e la recensione svolge comunque il suo (riduttivo) compito di guida all’acquisto.
E chi lo decide questo? Tu?
Se il recensore sono io, sì. Se il recensore sei tu, lo decidi tu. That’s all.
Le partite di calcio sono sempre partite di calcio, ma mica cambiano regolamento tutti gli anni perche’ bisogna rinnovarsi.
Ma neanche fanno sempre gli stessi cross e gli stessi rigori in ogni partita 🙂
Questo e’ un discorso in campo artistiche che ha fatto nascere certi orrori di arte moderna che solo con parecchia immaginazione ci vede qualcosa di affascinante.
Cosa fai, stuzzichi il can che dorme? Lascio correre, ma potrei intrattenerti con una prolusione di ottocentosei pagine su questo tema 🙂
Ovviamente. Ma quello di cui mi lamento e’ che sarebbe il caso di provare a ragionare anche con la testa degli altri. Lo ritengo un piccolo segno di rispetto dei punti di vista degli altri.
Non si può ragionare con la testa degli altri. E’ molto meglio lasciare che gli altri usino la loro testa e scrivano le loro recensioni e i loro giudizi. C’è posto per tutti.
No, ma se avessi fatto qualche esempio magari si sarebbe capito perche’. Anche perche’ io no ho notato particolari errori.
Ora non ricordo cosa ho scritto, ma in effetti è sempre meglio dare qualche esempio. Probabilmente non era un difetto così sentito.
Invece credo di averne una idea. Per questo ritengo Feltri un imbratta carte, Saviano un grande giornalista, Vespa viscido e Travaglio un “solo” un buon giornalista.
La liberta’ di opinione esiste, ma l’informazione non e’ opinione.
HA! Adesso ti sei fregato con le tue mani 🙂
Quel che sostengo io da circa seicentoventi post è esattamente quel che sostiene Travaglio quando si parla di questi argomenti. Tanto che, non so se ci hai fatto caso, prima di ogni tornata elettorale Travaglio (e tutti i bravi giornalisti che gravitano attorno a Micromega e a Chiarelettere) fa una vera e propria “dichiarazione di voto”. Cioè scrive un articolo in cui dice: io voterò questo partito per questo, questo e quest’altro motivo. Praticamente ti sbandiera in faccia la sua “opinione”, quella più importante.
Prova ad andare a dirgli: ehi, cosa ce ne frega a noi di quel che pensi tu? Perché non provi a pensare con la testa degli altri? Dài, adesso dì qualcosa a favore di Berlusconi per par condicio! Poi fammi sapere come reagisce 🙂
Viceversa, Bruno “chi striscia non inciampa” Vespa non farà mai una dichiarazione di voto esplicita, anche se sappiamo tutti per chi vota. Non può farla, perché altrimenti poi non potrebbe più interpretare il ruolo del giornalista “super partes”; e tu non hai idea di quanta gente ci casca e pensa veramente che sia imparziale.
Si parva licet, la mia lista dei “migliori cinque” è come la dichiarazione di voto di Travaglio. Quella lista significa: questi sono i giochi che a me piacciono di più. Sapendolo, saprai come interpretare quello che scrivo. Se invece usassi il “metodo Vespa”, farei così: toglierei quella lista dalla circolazione e darei giudizi sostanzialmente positivi a tutti i giochi esistenti, un po’ di più per quelli “potenti” (cioè molto pubblicizzati). In questo modo accontenterei tutti i fanboy di qualsiasi titolo e mi metterei al riparo da molte polemiche. Ma non ci riesco, perché io ho ancora un’anima 😛
Ah. Allora mi stai dicendo che i giornalisti fanno un lavoro inutile. Non informano, sfornano opinioni.
Raccontano i fatti filtrandoli sulla base delle loro opinioni. Già scegliere i fatti da raccontare significa effettuare un’attività interpretativa. Travaglio parla dei processi di Berlusconi; Vespa parla degli eliminati dall’Isola dei Famosi. Sono “fatti” sia gli uni sia gli altri: ma come vedi la sensibilità del giornalista nel selezionarli fa la differenza.
E io mi devo cercare il recensore che ha il metro di giudizio uguale al mio in modo che se lui e’ soddisfatto del prodotto lo saro’ anche io e saro’ contento cosi’.
Esatto. Proprio come io cerco le analisi di Travaglio e non quelle di Vespa.
Naturalmente bisogna sempre valutare le parole degli altri con intelligenza. Anche Travaglio spara le sue cazzate; ma io non leggo solo lui, sono in grado di riconoscerle immediatamente e di catalogarle come tali (secondo il mio metro di giudizio, ovviamente).
A te no pare che c’e’ qualcosa che non quadra? Tutto normale?
Yes 🙂
Davvero, funziona così in ogni ambito. Dimmi in quale ambito funzionerebbe diversamente.
No credi che il doversi leggere un sacco di articoli serva solo a far perdere tempo e denaro alla gente?
Se scegli gli articoli degli autori giusti, niente affatto. Se per te informarsi equivale a buttar soldi, è un’altra questione.
Se non ci fosse stato internet GMC e TGM probabilmente sarebbero le uniche fonti di informazione accessibile. Come faccio a farmi un’opinione se ho a disposizione solo 2 riviste di cui non condivido i criteri?
Sono condannato a rimanere isolato dall’informazione videoludica?
No. Se sei stato in grado di formarti dei criteri di giudizio, vuol dire che hai senso critico. Adoperalo per esprimere la tua opinione in tutte le sedi possibili; al limite, prova a fondare una tua rivista. Abbiamo la fortuna di vivere in una società libera: approfittiamone.
Bhe. Onore allo sforzo, ma scusa se te lo dico, non ho visto risulati.
In che senso?
Vabbe’ allora e’ pure inutile insistere. Se sei convinto di questo a me non rimane che chiudere la discussione.
Certo che ne sono convinto. Se Travaglio rappresenta il tuo modello di buon giornalista, come spieghi il fatto che sia odiato più o meno da metà della popolazione italiana? Vedi questo come un suo limite? Preferiresti che si comportasse in modo da piacere a tutti?
Non ho detto che hai provato a tapparmi la bocca, semplicemente non sento minimamente presa in considerazione la mia opinione.
E come fa a essere presa in considerazione se la recensione è mia? E’ una recensione, non un sondaggio o un’inchiesta! La recensione è un’analisi e un giudizio di qualcuno su qualcosa.
Il fatto storico e’ una cosa. Le cause e le conseguenze magari no. Il fatto viene contornato da un sacco di supposizioni per essere spiegato e capito.
Un VG non lo interpreti. Lo giochi. Ha dei menu, dei controlli, una trama, animazioni, meccaniche, tecnologie, musiche che si conoscono. Che interpreti?
Beh, tutto quello che hai elencato 🙂
Come faccio a descriverti tutto a parole in modo perfettamente oggettivo? Esiste un criterio universale secondo cui le animazioni e la musica sono belle o brutte oggettivamente?
Mi sta venendo sul serio questo dubbio.
E questo è niente: mi metto anche lo scolapasta in testa! 🙂
Veramente la critica che trovo fuori luogo e’ “ha il difetto di somigliare a Gothic”.
E ti ho pure detto perche’ la irrispettosa nei confronti di Gothic.
Che poi tu la intendevi in un modo diverso non posso che prenderne atto, ma mi pare sia nato tutto da li.
Tu puoi trovare qualsiasi cosa fuori luogo, ci mancherebbe. Quel che non puoi dire è che io non dovrei poter esprimere le mie opinioni scrivendo una recensione. La recensione è proprio questo!
Io vorrei vedere anche la mia, non solo la mia.
Beh, qui la stiamo vedendo. Se vuoi vederla sulla rivista, prova a scriverle. Oppure proponiti come recensore. Oppure fatti un tuo sito e scrivici le tue recensioni. Ci sono mille possibilità, nella nostra situazione storica, per esprimere le proprie opinioni. Ma devi muoverti tu. Non puoi pretendere che a GMC, prima di scrivere qualche cosa, facciano uno squillo a ogni appassionato per sentire cosa ne pensa.
Io infatti frequento i NG e i forum proprio perche’ sono amante delle discussioni (non litigate).
Anzi sto discutendo con te proprio per questo.
Altrimenti avrei liquidato da un pezzo la discussione, ma io non scrivo recensioni su una rivista e quindi non mi spaccio per giornalista.
Tecnicamente io non sono un giornalista, dato che non ho fatto l’apposito esame. Comunque io ritengo tale chiunque operi per fare informazione, al di là dei titoli burocratici. Ogni blogger, sotto sotto, è un giornalista; spesso più affidabile di quelli patentati, tra l’altro 🙂
Non e’ comunque una statistica affidabile. Che ci siano persone che la pensano come te lo so gia’, ci discuto spesso.
C’e’ a chi piacciono le tue recensioni e chi no. Io sono tra i secondi.
Benissimo. Non volevo dire che la maggioranza sta con me, ci mancherebbe. Volevo solo dire che so di non essere l’unico a pensarla come la penso. In ogni caso, anche se lo fossi, continuerei ad avere le opinioni che ho e a scrivere le mie recensioni.
Allora invertiamo il discorso. Tu hai una opinione e tanti si ritrovano d’accordo con te.
Ma perche’ usare la quantita’ di persone a sostegno di una opinione per sostenerne la validita’, sempre che quella “folla” sia effettivamente una maggioranza o semplicemente una maggioranza relativa?
Qui sono d’accordo con te, completamente. L’opinione della maggioranza è ininfluente, anche perché spesso la maggioranza sta dalla parte peggiore. Quando tiro in ballo i numeri, lo faccio per rispondere a quelli che a loro volta li tirano in ballo, spesso a sproposito. Esempio tipico: “ehi, tutti sanno che Oblivion è una boiata! Solo i pazzi giocano a Oblivion!” Chi fa affermazioni del genere distorce la realtà e nega i fatti: i numeri sono un fatto incontrovertibile, ecco perché talvolta torna utile citarli.
Allora in cosa si trasforma una rivista? In mezzo pubblicitario (dove la positivita’ o negativita’ della pubblicita’ e’ decisa dai recensori) o un mezzo di informazione? A me piacerebbe essere informato, magari altri piace leggere l’opinione di altri.
La rivista ti presenta il punto di vista della sua redazione. Se non lo condividi, fai come BD: smetti di comprarla e di leggerla. Se fanno tutti come lui, sarà il mercato stesso a condannarla alla morte o a costringerla a “cambiare idea”, tra l’altro.
Vorrei solo vedere lo sforzo, dopo se a te Gothic 2 la notte del corvo ti pare troppo sbilanciata e che ci posso fare?
Puoi fare questa considerazione: ok, secondo Mosè NdC è troppo difficile. Io invece l’ho trovata ben bilanciata. Perfetto: Mosè non capisce un cazzo di bilanciamento. D’ora in avanti so come prendere quel che scrive a riguardo.
Le recensioni vanno lette in questo modo. Torno a Travaglio. Una volta l’ho sentito parlare di politica estera e secondo me ha sparato un sacco di boiate. Adesso so che Travaglio, *per me*, è una fonte affidabile e credibile quando parla di politica giudiziaria, molto meno quando parla di politica estera. Per quella mi rivolgo ad altre fonti.
Tu dici che bisogna per forza rinnovare perche’ e’ cosi’ che la pensi, non perche’ cosi’ deve essere.
Questa e’ mancanza di obbiettivita’, ma ormai ho capito che non ti interessa rimanere obbiettivo, ma esprimere una tua opinione.
Il mio interesse, come quello di ogni recensore, è esprimere la mia opinione cercando di essere obiettivo. Le due cose non sono in contrasto. Quando parla di politica estera, Travaglio non manca di obiettività: è proprio la sua opinione che è “sbagliata”, ai miei occhi.
Sei fortunato che i videogiochi in Italia ancora non sono visti come mezzi preferenziali di manipolazione delle masse. Vedrai cosa cambiera’ quando verranno visti come mezzo di propaganda. Il giorno che succedera’ all’inizio non vorrei essere nei tuoi panni, dopo poco non vorro’ restare in Italia. 🙂
Eeeeeh! I videogiochi, secondo me, non corrono questi rischi. Non sono adatti per operazioni di persuasione su larga scala: bisogna essere troppo intelligenti per adoperarli. Solo i mezzi che permettono la fruizione passiva sono adatti a quello scopo. Per nostra fortuna! 🙂
Mosè
Andrea:
Mi sembra di poter concludere che interpretare il lavoro di giornalista e recensore e come farlo bene ognuno ha la sua idea, più o meno come tutti i tecnici della nazionale che frequentano i bar italiani 🙂
Io non riesco ad essere d’accordo con te anche se ho capito perfettamente la tua posizione. Il tuo metodo di giudizio e quello di gran parte dei recensori per me è troppo poco rigoroso. Io ho una visione molto più vicina al metodo scientifico:
-si stabiliscono i criteri a priori e si spiega esattamente cosa si fa sui videogiochi (magari in dipendenza del genere)
-si fa l’esperimento (cioè si gioca)
-il risultato lo si annota e si fa la recensione
E applicherei sempre lo stesso metodo a tutti i videogiochi senza stare a giudicare cosa è più importante in un particolare gioco anche a costo di andare contro il mio giudizio personale. Non tanto perché è assolutamente il metodo migliore, ma mi costringerei ad essere obiettivo (nei limiti del metodo).
Non per niente ogni tanto tiro fuori il discorso della terminologia che è troppo confusa e imprecisa. Non mi piace avere dei termini di cui ognuno dà l’interpretazione che vuole (sarà il buon senso, ma il buon senso non è proprio uguale per tutti). Mi da la sensazione di parlare senza dire niente, cioè senza comunicare il mio pensiero (la annosa questione di “che cosa è un action gdr?”, per non parlare di “cosa si intende per gdr?”) perché se uso una parola poi non so cosa pensa l’altro. Come io non so cosa intenda il recensore che li usa o quello che mette una etichetta sulla confezione di un gioco.
E per quanto tu dica il contrario la serie Gothic caga in testa a TES, anzi sarebbe più corretto dire Gothic uber TES 😛